Siccità a Rimini, da lunedì stato di emergenza. Vietato annaffiare e lavare l'auto

L’ordinanza emessa dalla Segreteria prevede multe salate per i trasgressori da 150 ad anche mille euro

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Nel Lecchese l'acqua costerà di più

Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno provocato la riduzione delle risorse idriche disponibili e l’aumento delle temperature delle ultime settimane ha incrementato la richiesta di acqua per uso idropotabile. Per fronteggiare la situazione, il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini ha dichiarato con un’ordinanza, in vigore da lunedì, lo stato di emergenza idrica. "Si invita tutta la cittadinanza, nel periodo di emergenza idrica, a rispettare il divieto di innaffiare prati, orti e giardini – spiegano dalla Segreteria – lavare piazzali, scale, strade private, riempire piscine, riversare acqua in cisterne e pozzi". Ma anche lavare veicoli in proprio. Per i trasgressori sono previste sanzioni. Qualora il trasgressore sia un consumatore uso domestico: alla prima infrazione nell’anno 150 euro di multa, alla seconda 500 e per ogni infrazione successiva 1.000 euro. Se il trasgressore è un grande consumatore uso domestico o un consumatore usi diversi: alla prima infrazione nell’anno 500 euro di multa, alla seconda 1.000 euro e 2.000 a quelle successive. Nel periodo di emergenza idrica, la tariffa attualmente prevista per consumi delle utenze uso domestico superiori ai 30 m³mese viene maggiorata di 20 euro per ogni m³ di acqua utilizzato eccedente i 30 m³.