Sicurezza e Metromare accendono lo scontro

Confronto tra i quattro candidati al palazzo del Turismo, a meno di una settimana dal voto. Tra i temi caldi anche turismo e sport

Atmosfera da stadio al palazzo del Turismo con le tifoserie dei candidati che si scaldano per il primo confronto tra candidati sindaci trasmesso in diretta su IcaroTv. Stefano Caldari parte forte, ma viene ripetutamente interrotto dalle claque avversarie. A metà dibattito perde un po’ di smalto riprendendolo quando si anima lo scontro sugli impianti sportivi. Claudio Cecchetto è l’unico a usare l’arma dell’ironia per stemperare il clima che si faceva caldo, strappa qualche risata ma pecca in pragmatismo. Daniela Angelini alza la voce, sovrasta il tifo avversario mostrando una decisione inaspettata, ma su alcuni argomenti lascia passare secondi preziosi girando attorno a concetti generali. Stefania Sinicropi si difende anche quando si trova sui terreni più comuni ai suoi avversari, quali il turismo o i lavori pubblici in ambito turistico, sottolineando poi i suoi temi, come gli spazi pubblici per gli adolescenti. Difficile dire che ha alzato più il livello dell’applausometro. In questo le tifoserie dei tre, Caldari, Angelini e Cecchetto, fanno a gara per farsi sentire.

La sicurezza è il primo tema che viene affrontato. Cecchetto e Angelini la pongono come priorità, da affrontare subito, senza indugiare perché l’estate è già iniziata. Si dibatte, ma non è questo l’argomento che fa alzare in piedi il pubblico. Per arrivarci bisogna avere pazienza. Sarà il Metromare. Sono trascorsi anni dalla sua ultimazione, ma l’argomento resta vivo. Cecchetto e Angelini lo vedono lì, "va fatto funzionare". Più che deciso Caldari: "È una ferita insanabile per la città. È una vergogna pretendere di farlo funzionare, ci costa 3,5 milioni di euro, uno schifo che la città subirà per sempre". Immediata la replica della Angelini: "La città non può continuare a soffrire per le scelte di chi ha deciso di governare lavorando contro". Oltre a quello che fu il Trc c’è lo sport a portare allo scontro. Per Caldari il prodotto turistico è un fiore all’occhiello su cui investire e gli impianti vedranno grandi interventi. Angelini invece vede un’altra città: "Lo sport è un prodotto turistico per gli investimenti fatti in passato. Oggi bisogna investire e gli impianti non sono certo in condizioni ottimali, e non bisogna bypassare le associazioni sportive".

Sulla tassa di soggiorno altro scontro politico, Caldari attacca il ‘partito di Daniela’, alludendo al Pd che l’ha introdotta nel 2013, "voi nel 2014 non l’avete tolta – ribatte la candidata – e non l’avete nemmeno condivisa". Spazio poi all’eolico. E qui Cecchetto, che si professa anima green, boccia il progetto. "Ben venga la transizione ecologica, Riccione deve diventare green, ma non con quel progetto". Stessa linea per Stefania Sinicropi e per Caldari che rivendica la coerenza sul no al progetto. Vira verso il no anche Daniela Angelini dopo l’apertura che aveva dato all’inizio della campagna elettorale. Si va a letto così, senza vincitori, con le oltre 300 persone che lasciano la sala in attesa dell’apertura delle urne il 12 giugno.

Andrea Oliva