"Rimini può aspirare a diventare capitale della cultura" per quanto fatto negli ultimi decenni. Stefano Pivato lo ha detto ricordando gli anni da assessore prima di essere insignito del Sigismondo d’Oro assieme a Cartoon club, il gruppo che da quarant’anni tiene viva una sfida "vibrante e colorata, pulsante di creatività" come sottolineato da Sabrina Zanetti che ha ritirato il premio. Pivato e Cartoon club, due facce di una città che volge lo sguardo al suo lato artistico e culturale, e sogna in grande con lo sfondo del palco del Teatro Galli, dove si è tenuta la cerimonia, su cui è comparso il logo della candidatura a capitale della cultura. "Il carattere di Rimini sta nelle sue differenze - ha detto Pivato -. Non ha necessità di paragoni, ma basta a se stessa. Qui convivono le differenze e questo stimola la curiosità". Poi il ricordo degli anni da assessore nella giunta Ravaioli, e gli impegni per far tornare alla luce la Domus del chirurgo e dare il via al recupero del cinema Fulgor e del Teatro Galli. Un impegno comune, motivo per cui "vorrei condividere questo riconoscimento con l’ex sindaco Ravaioli e l’ex vice sindaco Melucci" ha detto Pivato. Cartoon club rappresenta una delle facce della Rimini creativa e sognante. Un gruppo di ragazzi che impegna se stesso, senza cercare alcun compenso, per creare una manifestazione diventata un punto di riferimento, non solo nazionale. "Ci sentiamo ancora i ragazzi che hanno iniziato nel 1985 - ha detto Sabrina Zanetti -. E’ stato un percorso bello ed emozionante. Accogliamo tantissimi giovani che preferiscono la coca cola all’alcol e mangiano sushi e la piadina con lo squacquerone". Un gruppo che in fondo si sente ancora ragazzo "Nel 1985 eravamo giovani e con una grande passione - ha confidato sorridendo, Sabrina Zanetti -. Avevamo fatto un patto: non ci si sposa e non si hanno figli in luglio, perché c’è Cartoon club". Le motivazioni dei premi stanno nello spirito, nella dedizione e nelle competenze espresse in decenni, senza alcun complesso di inferiorità, come sottolineato dal sindaco Jamil Sadegholvaad. "Tutti ovviamente si sentono speciali, ma Rimini, credo, sia davvero più speciale del resto d’Italia". Poi un richiamo alla città e ai cittadini, ad evitare tifoserie e remare tutti in un’unica direzione: "Non sarebbe forse il caso di inoculare un po’ dell’antico vaccino ‘democristiano’? Quel termine rappresenta pur sempre la ricerca dell’equilibrio e della sintesi tra posizioni diverse".
Andrea Oliva