Signani, pugile marinaio sul tetto d’Europa

Il ’Giaguaro’ a 41 anni conserva il titolo continentale dei medi in Francia, e torna al suo lavoro alla Capitaneria di Porto di Rimini

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Ha conservato il titolo europeo dei pesi medi in Francia. Quel titolo che aveva incoronato tra campioni come Nino Benvenuti, Carlos Duran e Sumbu Kalambay. "Sono strafelice, e adesso torno al mio lavoro". E’ il commento di Matteo Signani, nome di battaglia ’Giaguaro’, pugile marinaio reduce da una vittoria ’fuori casa’ ottenuta con un gancio sinistro al volto dello sfidante Beaussire che ha chiuso anzitempo la partita. Una vittoria snobbata da quasi tutti i media. Ora Signani torna alla vita quotidiana. Il suo lavoro è controllare le misure di triglie, alici, saraghine e vongole. Proprio così, perché il campione d’Europa dei medi, che ha mantenuto saldamente tra i guantoni la corona continentale, quando scende dal ring indossa la divisa di Sottocapo di prima classe in servizio alla Capitaneria di Porto di Rimini. Come si fa a restare in vetta, a quei livelli a 41 anni? Vabbè che un certo Ibahimovic... docet. "I tempi sono cambiati – sorride Signani –, in tutti gli sport. Io faccio una vita sana, mi alleno, mi godo tutto, compresa questa vittoria". Quanto tempo dedica alla preparazione? "Quando ho in vista un match, diciamo da 3-4 mesi prima – continua –, mi alleno dieci o dodici volte a settimana. Mangio qualcosa, poi palestra al mattino. Un pasto leggero, e al pomeriggio di nuovo in palestra. Un totale di 7-8 ore al giorno, compresi quindici chilometri di corsa, i pesi, un po’ di piscina. E faccio i guanti. Naturalmente in quei periodi non vado a lavorarare". Segue una dieta particolare, qual è il suo segreto? "Nessun segreto, vita sana a parte – prosegue Signani –, mangio di tutto, anche la pasta. Non all’amatriciana, ma in bianco, per smaltire più velocemente".

Dal ring alle barche. Di che cosa si occupa specificamente nella sua attività professionale? "Presto servizio nell’ufficio di polizia marittima della Guardia Costiera". Ovvero? "Svolgiamo controlli di tipo amministrativo. Per quanto riguarda in particolare ristoranti e pescherie. Verifichiamo le modalità di conservazione del pescato, quelle di vendita, il rispetto delle misure, che sono differenti per ogni tipo di pesce, venti centimetri minimo per le sogliole, otto le triglie, sette le saraghine, undici i merluzzi, 22 millimetri di diametro minimo le vongole. Vado a memoria, spero di non aver sbagliato niente". Capita che la riconosconano durante i temutissimi controlli alle attività commerciali? "Sì, a volte mi riconoscono, mi fanno complimenti, ma se è per cercare di evitare il verbale – ride Signani – cascano male, non attacca". Il pugile, single, residente tra Savignano e Longiano, ha tre cani, si allena con la Ring Side di Rimini. "Il mio coach, che ringrazio tantissimo – conclude – è Gianmaria Morelli, il mio secondo Daniele Scarpellini, l’uomo che sta all’angolo durante i combattimenti; degli aspetti organizzativi si occupa Christian Cherchi. Abito in una zona abbastanza isolata, ed è stata la mia fortuna durante il lockdown, perché ho potuto continuare ad allenarmi senza particolari problemi".

Mario Gradara