Silvio Castiglioni narra "I Persiani" di Eschilo

Silvio Castiglioni   narra "I Persiani"  di Eschilo
Silvio Castiglioni narra "I Persiani" di Eschilo

L’attore, regista, ricercatore teatrale Silvio Castiglioni torna a Cattolica con I Persiani di Eschilo. La tragedia più antica del mondo. L’appuntamento è per domani alle 21 al Salone Snaporaz, dove un paio di settimane fa ha curato la messa in scena de Gli Acarnesi di Aristofane.

Il monologo, che immergerà il pubblico nell’Atene segnata dalla guerra appena finita contro l’esercito di Serse, sarà accompagnato dai canti di Marina Moulopulos e dal sound designer Gianmaria Gamberini. "Gli ateniesi alla fine avevano annientato i nemici nella battaglia navale di Salamina – racconta Castiglioni – ma le ferite dell’attacco erano ancora aperte e ben visibili". E con un sorprendente rovesciamento della prospettiva, Eschilo abbandona ogni trionfalismo ambientando la vicenda a Susa, la capitale persiana. Gli anziani e la madre del re sono in preda all’angoscia, perché del loro esercito non si sa niente. Alla notizia della catastrofe che ha travolto i persiani compare in scena Serse, il gran re: Eschilo lo presenta agli ateniesi come un reduce miserevole, ma degno di pietà, inducendo gli spettatori a commuoversi per il suo dolore.

Castiglioni e la compagnia I Sacchi di Sabbia ambientano la tragedia in un rarefatto teatro di oggetti, presentano Eschilo facendo riecheggiare i suoi inviti e soprattutto il fatto di considerare l’altro, anche se un nemico, come una parte di noi stessi.