Foto in bianco e nero di Rimini alle pareti. Le due antiche macchine fotografiche (una addirittura dell’800) all’ingresso. Entrare nel negozio di Foto Soci è fare due passi nella nostra storia. Una storia che è iniziata 90 anni fa, nel 1934, quando Domenico Soci – dopo aver imparato il mestiere dal fotografo Montanari – aprì il primo negozio di fotografia in via Gambalunga. Dopo la guerra, Soci si trasferì in quella che è ancora oggi l’attuale sede in via Cairoli: quando aprì nel palazzo (uno dei tanti bombardati) mancava ancora l’elettricità. Un negozio che è un’istituzione a Rimini, e ora premiato come ’Bottega storica’: è la 94esima in città. A gestire il negozio sono Massimo e Patrizi Soci, nipoti di Domenico e figli di Carlo. Che è stato un pioniere, anche della televisione. Nel 1971, insieme a Giuseppe Bagnolini, Romano Bedetti e Luciano Liuzzi, fondò la ’Babelis tv’, una delle prime tv indipendenti in Italia, la prima in assoluto a trasmettere una partita di calcio: era Rimini-Spal del 5 dicembre 1971. L’avventura televisiva di Soci proseguì nel 1973 con Vga Telerimini.
Per tanti anni tanti riminesi hanno immortalato i ricordi grazie a Foto Soci. Nei primi tempi lavorava al negozio anche una ’ritoccatrice’, che modificava le foto e aggiungeva dettagli su richiesta dei clienti. La vendita di macchine fotografiche "è stata, per molti anni, uno dei nostri principali ricavi. Ne vendevamo tantissime. E abbiamo superato il miliardo di fatturato, quando ancora c’erano le vecche lire", ricorda con un po’ di nostalgia Massimo Soci. Oggi "il nostro lavoro è completamente cambiato, gli incassi si sono più che dimezzati. Con i telefonini di oggi si vendono molte meno macchine fotografiche, e chi ne vuole una la compra on line...". Ma Foto Soci resiste, grazie ai servizi e all’assistenza. "Lavoriamo ancora molto con la stampa e i ritocchi delle foto e con le foto per i documenti. Di macchine non ne vendiamo praticamente più". Si resiste "anche se è dura. Il nostro lavoro è stato trasformato completamente dall’avvento del digitale". Nonostante le difficoltà, Massimo e Patrizia hanno deciso di non mollare. "Non paghiamo l’affitto, il locale è di nostra proprietà e questo aiuta. Il negozio era e resta un’istituzione. I riminesi ci conoscono bene, tanti ragazzi che vengono qui a stampare le foto. Finché dura...".
Manuel Spadazzi