
Il lusso è sempre in vacanza. "Se avevamo dubbi prima di realizzare la suite all’ultimo piano dell’hotel con un terrazzo da 75 metri quadrati dotato anche di Jacuzzi, oggi non ne abbiamo più perché è sempre occupata". Patrizio Cangini è il direttore del Litoraneo, un quattro stelle superiore in prima fila a Marina Centro. Per la suite i prezzi partono da 600 euro a notte. Se ci si limita alla camera standard cambia la musica, ma si rimane pur sempre tra i 150 e i 180 euro a notte in agosto. Prezzi che non spaventano la clientela, e Adis Pelfini con la moglie Valentina ne sono l’esempio. Arrivano da Domodossola e hanno ancora la valigie in mano quando ci presentiamo. "Siamo venuti a Rimini l’ultima volta nel 2019, all’epoca l’hotel aveva un nome diverso ed era un tre stelle. Oggi vogliamo provare i servizi del quattro stelle, ci piace avere l’albergo davanti alla spiaggia. Manchiamo da quattro anni e siamo molto curiosi di vedere com’è cambiata la città".
Tra divanetti in pelle e opere di artisti c’è chi si sente a casa. Mirella Calzolari e il marito Antonio Gentili vivono a Bologna "e siamo qui più volte l’anno. Rimaniamo 15 giorni. Ci piace godere di quanto offre l’albergo, e siamo due persone esigenti". Confida Mirella: "Ogni anno dico a mio marito ‘basta con Rimini’, ma alla fine ci casco sempre. Qui siamo a casa, conosciamo le persone, non manca nulla e abbiamo trovato la città molto cresciuta per l’offerta culturale". Per stare bene non si bada al prezzo, anche perché "a Rimini hai tutto a portata di mano e non devi impazzire nell’organizzarti la vacanza, con gli spostamenti e tutto il resto", dicono due amici, Luca Debicke e Martino Zulberti. "Hai la spiaggia davanti, il centro a poca distanza. E’ una vacanza più rilassante e in hotel si sta bene. Poi per arrivare qua non hai le spese dell’aereo, anche se abbiamo visto che i prezzi a Rimini sono aumentati". Contenti si, ma il tricolore sta finendo in minoranza. "Il turismo estivo italiano sta avendo difficoltà – chiude Cangini -, ma guardando l’intero anno siamo soddisfatti. La clientela è composta al 50% da stranieri, tedeschi, svizzeri e polacchi".
Andrea Oliva