Solo balli in maschera, le disco si ribellano

La Regione impone nuove regole anti-Covid: già da stasera capienza dimezzata nei locali. I gestori: "Caccia alle streghe".

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di Manuel Spadazzi

La temuta stretta sulla ’movida’, alla fine, è arrivata. Non ci sarà lo stop completo per le discoteche, come temeva il mondo della notte, ma in pista cambierà la musica. Da oggi i locali dovranno ridurre del 50% le capienze e in discoteca la mascherina "andrà indossata sempre", sia negli spazi all’aperto dei locali (gli unici dove è consentito ballare) sia all’interno. Il governo aveva valutato anche la chiusura totale delle disco, ma Emilia Romagna, Veneto e altre regioni hanno adottato questa linea. Il governatore Stefano Bonaccini ha firmato ieri la nuova ordinanza, che introduce anche un’altra novità: chiusura immediata del locale in caso di violazione. "Vogliamo impedire comportamenti che permettano al Covid di rialzare la testa", dicono Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. Una stretta voluta per evitare che "divertimento e svago lascino spazio ad atteggiamenti irresponsabili, anche solo di pochi, che vanifichino il lavoro di questi mesi. Lo facciamo a tutela dei ragazzi: devono capire di non essere immuni al virus".

Fino all’ultimo ieri Gianni Indino, presidente riminese e regionale del Silb (il sindacato dei locali da ballo) ha provato a evitare questo provvedimento della Regione. Quando è stato chiaro che sarebbe passata la linea dura, Indino è partito all’attacco: "Per l’ennesima volta le discoteche sono state usate come capro espiatorio, da gettare in pasto all’opinione pubblica. Non ci stiamo più: ci siamo stancati di essere considerati la causa di tutti i mali". Non c’è solo rabbia, nelle parole di Indino, ma anche preoccupazione, "perché l’ordinanza arriva a poche ore dalla sua entrata in vigore, e metterà in serie difficoltà i gestori e l’intero territorio già stasera. Tanti ragazzi sono venuti in Riviera per fare Ferragosto e hanno già acquistato i biglietti. Dove andranno stasera? I politici pensano seriamente che torneranno a casa ordinatamente, o invece si presenteranno comunque in discoteca? Come faranno i titolari a gestire la situazione?". Un bel caos. Il Byblos, dopo la chiusura forzata di 5 giorni per assembramenti, è tornato in pista ieri e sarà aperto anche oggi, domani e lunedì. "Abbiamo iniziato subito ad avvisare i ragazzi: tutti con la mascherina – dice il titolare, Jorg Pfister – Però si continuano a usare due pesi e due misure: in discoteca capienze ridotte e obbligo di mascherina, ma negli altri locali, in spiaggia? O si chiude tutti o nessuno".

Immancabile la polemica politica. Da una parte Andrea Gnassi, che sostiene come "il provvedimento di Bonaccini sia ben motivato. Davanti a comportamenti poco responsabili di alcuni serve rigore. Spero che l’ordinanza sia sufficiente e non si debba arrivare a chiusure. Chiederemo a governo e Regione il ristoro per i danni subiti dalle discoteche". Ma la sindaca di Riccione Renata Tosi non ci sta? "Qual è il supporto scientifico per questa ordinanza di Ferragosto? Ci sono stati focolai in discoteche in Romagna? Se non esiste alcun documento medico scientifico a sostegno dell’ordinanza questo vuol dire che il caldo ha dato alla testa e qualcuno si alza la mattina e cambia la norma a suo piacimento. Con tempi e modi sbagliati". Immediata la replica di Bonaccini: "Quindi per la sindaca di Riccione io e il governatore del Veneto Zaia (della Lega, partito che sostiene la Tosi, ndr) saremmo entrambi irresponsabili, visto che l’ordinanza è stata condivisa dalle due regioni?".