"Solo uno sciatore su tre sulle seggiovie"

Carpegna e Montecopiolo si attrezzano per non perdere la stagione, nella speranza che il governo ci ripensi entro Natale

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I comuni montani Montecopiolo e Carpegna attendono fiduciosi la riapertura degli impianti sciistici per Natale, ma al momento l’unica discesa possibile, non è quella con gli sci, ma della curva dei contagi. Il governo ha detto no al ‘tana libera tutti’ per Natale. "Non possiamo permetterci le occasioni di socialità e neppure concederci vacanze sulla neve". Ma per i piccoli comuni dell’entroterra riminese e pesarese, gli impianti sciistici portano turisti e introiti. "Siamo vicini ai gestori degli impianti di risalita _ dichiarano i sindaci Mirco Ruggeri (Carpegna) e Pietro Rossi (Montecopiolo) – Di fermate con grossi flussi o assembramenti non ne abbiamo. Siamo piccole realtà montane, e non abbiamo neppure il rifugio aperto, è in ristrutturazione. Attendiamo le direttive nazionali ma secondo noi vanno riviste le direttive. La stazione sciistica è il motore di questi comuni. Punto di riferimento di appassionati in arrivo da tutta la Romagna, dalle Marche e dall’Emilia". Mentre il governo sta lavorando a un protocollo europeo, i gestori della stazione sciistica di Villagrande e Montecopiolo stanno aspettando i primi fiocchi. La loro attività non si è mai fermata. "Come tutti gli altri anni _ dice Alberto Brandi _ sono settimane che svolgiamo la manutenzione ordinaria e abbiamo fatto le revisioni. Andiamo avanti come se la stagione dovesse arrivare. Gli esami su funi, reti, la seggiovia. Siamo operativi". Le previsioni annunciano precipitazioni a fine mese.

"Quando arriverà la neve prepareremo le piste _ continua Brandi _ Il terreno va preparato in anticipo. Seguiremo le indicazioni governative, ma dobbiamo essere pronti". Già attivato il protocollo sicurezza, messo in pratica già durante le revisioni con i vari staff tecnici del Ministero dei trasporti. Tra i vari punti le seggiovie: una persona sola invece che tre, in salita e discesa, e file con distanziamenti.

"In un’ora facevamo 1.800 persone, ora tutto scenderà a meno di mille l’ora _ confida Brandi _ Non ci interessa, basta riaprire". Se la stagione invernale dovesse saltare, è pronto anche un piano B. "Abbiamo installato su tutte le seggiovie dei ganci particolari per portare in alta quota le mountainbike _ conclude Rossi _ Il progetto è di realizzare un grande Bike park. A primavera 2021 partiremo con una serie di cantieri. La montagna è la nostra principale risorsa".

Rita Celli