"Sono i nostri magnifici sette, ci indicheranno la strada"

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"Sono la nostra guida, i nostri magnifici sette". Maria Cristina Codicè è mamma di Maria, una delle vittime, e presidente di Centro21. Riesce a trovare la forza per guardare avanti. "Chiediamo ci indichino la strada da percorrere per gli altri ragazzi e famiglie rimasti". E’ necessario oggi portare avanti "quello che con Massimo e Romina abbiamo iniziato. La città ha imparato a conoscerci piano pano e non ci ha abbandonato stavolta. E’ stata commovente la compagnia che ci hanno fatto. Non sentirsi soli è la cosa che più ci sta aiutando". Sono i ‘magnifici sette’ la miglior testimonianza di cosa sia Centro21. "Sicuramente l’esperienza del Centro è positiva". Nelle parole di Maria Codicè non c’è spazio per la retorica. "Come genitori non ti augureresti mai avere un figlio disabile. Ma poi ti rendi conto che è una risorsa immensa. Non lo è solo per te per la famiglia, ma per tutti quelli che li incontrano. I loro colleghi di lavoro ne sono un esempio perché tre di questi ragazzi avevano un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Non stiamo parlando di assistenza, noi stiamo aiutando ragazzi che hanno capacità a diventare autonomi. Loro erano già indipendenti. Questo è il nostro lavoro".