Sparge ceneri della moglie in mare: "Patrizia amava le vacanze a Bellaria"

La donna morta a fine luglio: domenica la toccante cerimonia al largo con il marito, i figli e i nipoti

Sparge ceneri della moglie in mare: "Patrizia amava le vacanze a Bellaria"

La donna morta a fine luglio: domenica la toccante cerimonia al largo con il marito, i figli e i nipoti

Innamorata di Bellaria Igea Marina, dove ha trascorso le vacanze estive, insieme al marito, per oltre 40 anni. Tanto innamorata della città da lasciare tra le sue ultime volontà l’indicazione che le sue ceneri fossero disperse in mare. La toccante cerimonia è avvenuta domenica mattina grazie alla disponibilità dell’imbarcazione Manù e dei suoi armatori, skipper Enrico Zaghini, consiliere del Circolo nautico locale, cui la famiglia aveva fatto richiesta.

Patrizia Gaio è mancata all’affetto dei suoi cari lo scorso 28 luglio, a 64 anni, per l’infezione di un batterio, che ha aggravato i postumi di una forma tumorale al polmone, contratta due anni fa, e curata a Milano. I funerali si sono tenuti nel paese di residenza, Uboldo, in provincia di Varese. La donna lascia il marito Corrado Biscaldi, 72 anni, i figli Ilaria e Massimiliano e quattro nipoti. "Ho iniziato a venire in vacanza a Bellaria a soli 15 anni insieme ai miei genitori – spiega il marito – Era il 1972. Poi, dopo il matrimonio ci sono sempre venuto con mia moglie Patrizia, fin dal 1980. Una presenza costante, tutte le estati: a volte per le vacanze lunghe, a volte più brevi di qualche giorno. Mia moglie adorava questa città, amava il mare, la spieggia, la capacità di accoglienza dei romagnoli, così come la buona cucina. Ci siamo sempre sentiti come a casa. E ci siamo venuti in vacanza con i nostri figli. Da sempre nello stesso albergo, che però un paio di anni fa ha chiuso la cucina diventando un bed and breakfast. Così siamo andati all’hotel Fabius, e alla nuova spiaggia dell’albergo" (Esotica, gestita dalla famiglia del calciatore della Nazionale e della Lazio Mattia Zaccagni, ndr).

Alla cerimonia di domenica sulla barca a vela hanno partecipato il marito Corrado, i figli Ilaria e Massimiliano, e uno dei nipoti, Cristian, di 7 anni, che ha aiutato il nonno a disperdere l’urna cineraria in mare. Un’urna biodegradabile affondata pochi minuti dopo essere stata messa in acqua. "Eravamo a qualche miglio all’esterno del vivaio di Bellaria", spiega lo skipper.

"Nostra madre ha sempre amato il mare e Bellaria – racconta la figlia Ilaria – Ggrazie alla semplificazione delle normative in materia che c’è stata negli ultimi anni, abbiamo così potuto realizzare questo suo ultimo desiderio. Siamo contenti, e commossi".

Mario Gradara