Apre a Santarcangelo il supermercato dove poter fare gratis la spesa. E’ il nuovo emporio solidale che inaugurerà a inizio ottobre in via Andrea Costa 32. Un servizio completamente nuovo, ma che parte da lontano. Saranno i volontari di Ven éulta, l’associazione nata all’inizio della pandemia per aiutare le famiglie di Santarcangelo in difficoltà, a gestire ’U i è da magné’, nome scelto per l’emporio solidale. Un progetto di cui si era parlato già nel 2018, sulla base dall’accordo stilato dai Comuni della Valmarecchia, che si erano impegnati ad aprire un luogo dove raccogliere i prodotti alimentari non più commerciabili ma ancora commestibili, conferiti gratuitamente dalle aziende alimentari del territorio di Rimini. Quel progetto adesso diventa concreto grazie ai volontari di Ven éulta, che hanno dato la loro disponibilità.
Ma come si potrà fare la spesa, e chi ne avrà diritto? Non serviranno i soldi: le famiglie in difficoltà riceveranno una tessera a punti dai servizi sociali di Santarcangelo e della Valmarecchia (i punti saranno calcolati in base al reddito e al numero di componenti) e potranno fare la spesa con quella. I prodotti dll’emporio, generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e della casa, saranno gratuiti. I volontari di Ven éulta, affiancati dai ragazzi della cooperativa La Fraternità (che aiuta giovani con disabilità) si occuperanno sia di gestire il servizio, sia della raccolta delle donazioni da parte di famiglie e attività economiche, col coordinamento dei dei servizi sociali dell’Unione della Valmarecchia. L’emporio solidale sarà, in questo senso, anche uno strumento per contrastare gli sprechi di cibo, utilizzando le eccedenze alimentari dei piccoli negozi e della grande distribuzione.
"Partiamo con l’emporio solidale, sapendo che ci attende un lavoro importante e delicato – dice Giorgia Spada, responsabile di Ven éulta – Affinché ’U i è da magné’ possa aiutare il maggior numero possibile di persone, saranno fondamentali le donazioni di privati e aziende". L’emporio aprirà a ottobre, "e gli spazi a disposizione – ammette la Spada – non sono grandi. L’importante è partire e dare una mano concreta a tante famiglie in difficoltà, per il caro-bollette e non solo. Per riuscirci continueremo a organizzare collette alimentari e raccolte, come quella avviata per il materiale scolastico".