Spiagge libere ma a numero chiuso

Steward agli ingressi e un’app per evitare assembramenti: così il Comune si attrezza per garantire i 5 metri tra i bagnanti

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Spiagge a numero chiuso, con gli steward a gestire gli ingressi, e stop ai gruppi troppo numerosi. Anche a Rimini, quest’anno, le spiagge libere saranno un po’ meno libere. Lo prevede l’ordinanza balneare regionale, e il Comune di Rimini, per stare sul sicuro (come ha fatto per gli ombrelloni negli stabilimenti privati) ha deciso che nelle spiagge libere andrà osservata una distanza di cinque metri. Il nuovo regolamento arriva il giorno dopo l’interrogazione presentata in consiglio da Simone Bertozzi del Pd. Per organizzare la gestione delle spiagge in piazzale Boscovich, davanti all’ex colonia Bolognese (sono le due più grandi) e gli altri tratti di arenile libero, ci vorranno ancora una decina di giorni.

"Il tempo di reclutare tutti gli steward e mettere passerelle e segnaletica", assicura l’assessore al Demanio Roberta Frisoni. I guardaspiagge saranno dipendenti comunali e volontari. Sono già una decina i lavoratori del Comune che hanno dato la disponibilità a svolgere questo lavoro, che si articolerà su due turni, uno al mattino e l’altro pomeriggio. Il compito degli steward sarà soprattutto quello di presidiare gli ingressi, visto che quest’anno ci sarà il numero chiuso nelle spiagge libere, per evitare assembramenti. Ogni bagnante dovrà posizionare le proprie attrezzature (ombrelloni, asciugamani, lettini, sdraio) ad almeno 5 metri di distanza dai vicini. Si potrà stare insieme ai familiari o alle persone con cui si condivide la stanza d’albergo o l’abitazione. Vietati comitive e gruppi troppo numerosi.

Secondo le stime fatte dal Comune, con le nuove distanze imposte in piazzale Boscovich non potranno stare più di 200-250 persone, mentre il numero sale a oltre 400 nella spiaggia dell’ex colonia Bolognese a Miramare. Gli steward, oltre a occuparsi degli ingressi, daranno una mano ai bagnini di salvataggio per far rispettare le distanze. "Stiamo valutando la possibilità di creare anche un’app per la gestione degli accessi per le spiagge libere più ampie e frequentate – continua l’assessore Frisoni – In ogni caso, alla prenotazione con l’app sarebbe destinata solo una parte delle spiagge. E’ un’innovazione che potrebbe riverlarsi utile in caso di eccessiva affluenza, e può servire a evitare code e assembramenti. Si stanno raccogliendo proposte che saranno vagliate nei prossimi giorni".

Una l’ha creata Alberto Parma, giovane di Cattolica: si chiama Beacharound, e oltre a permettere di prenotare l’ombrellone negli stabilimenti, è stata potenziata per poter riservare il posto anche sulle spiagge libere. Come negli anni passati, spetterà al Comune provvedere alla pulizia quotidiana e all’igienizzazione costante dei servizi igienici presenti, nonché al servizio di salvataggio. Da quest’anno si aggiungono le figure degli steward, sempre a carico dell’amministrazione. Nel giro di pochi giorni saranno piazzati cartelli e segnaletica. Anche per chi frequenta le spiagge libere, durante il bagno in mare sarà necessario rispettare la distanza di un metro dagli altri bagnanti. Stesse norme per chi pratica sport sulla sabbia o in acqua.

Manuel Spadazzi