Spiaggia e salvataggi. Senza il servizio, stabilimenti chiusi dopo il 22 settembre

L’ordinanza della Capitaneria di porto fissa le condizioni per l’apertura di ombrelloni e lettini in autunno. Rabbia dei bagnini.. Vanni: "Così si ostacola chi voleva allungare la stagione".

Spiaggia e salvataggi. Senza il servizio, stabilimenti chiusi dopo il 22 settembre

Bagnini di salvataggio

Senza servizio di salvataggio, la spiaggia deve chiudere. L’ordinanza della Capitaneria giunta ai bagnini un paio di giorni fa non lascia spazio a molte interpretazioni. Stando a disposizioni nazionali, senza servizio di salvamento non è possibile offrire il servizio di elioterapia. Tradotto, se il bagnino non pagherà il salvataggio non potrà vendere lettini e ombrelloni. Fino al 22 settembre problemi non ce ne sono perché quest’anno, grazie all’ordinanza regionale e a come è stata recepita nei comuni della provincia riminese, il sevizio di salvamento sarà attivo fino a domenica 22 settembre. Ma dopo? "I bagnini dovranno farsi carico del servizio di salvataggio e la cosa non è affatto semplice - spiega Mauro Vanni presidente di Confartigianato Imprese balneari -. Innanzitutto saperlo ora non aiuta di certo. Chi svolge il servizio di salvamento ha già preso altri impegni dopo il 22 settembre e trovare personale disponibile è molto difficile. Per altro anche le attrezzature, dalle torrette ai defibrillatori, mosconi e così andrebbero trovati. Inoltre è impensabile che si costituisca un servizio complessivo per l’intero arenile perché siamo già oltre il 22 settembre quando l’utenza è molto inferiore e tanti alberghi sono chiusi da settimane ormai. Dunque potrebbero decidere di stare aperti alcuni bagnini singolarmente, ma i costi saranno alti e gli incassi minimi se pensiamo la periodo". Per Vanni la conseguenza dell’ordinanza sarà una sola: "Finirà che gli stabilimenti chiuderanno dal 23 settembre". Anche nelle Marche è arrivata la medesima ordinanza, ma in quel caso il servizio di salvamento scadeva il 31 agosto e per settembre c’era ancora utenza. I bagnini in diverse località hanno quindi allungato i contratti con le cooperative di salvamento e in alcuni casi si è arrivati al 22 settembre, non oltre. Nel riminese già oggi il servizio è garantito fino al 22 settembre, e per Vanni l’ordinanza potrebbe mettere fine alla stagione. "Senza il salvataggio non si possono dare lettini e ombrelloni anche in periodi dell’anno dove l’utenza è poca e le spiagge potrebbero stare aperte fino all’uno novembre come scritto nell’ordinanza della Regione. Di fatto si ostacola la volontà di chi vorrebbe allungare la stagione, tema tanto caro alle nostre amministrazioni". All’interno di Oasi Balneari si attendono i prossimi giorni. "L’ordinanza è arrivata - premette Diego Casadei, il presidente -. Ma attendiamo le risposte ai chiarimenti che abbiamo chiesto per capire quali saranno le condizioni in cui operare dopo il 22 settembre".

Se tra i bagnini cresce la voglia di chiudere la stagione il 22, c’è chi invece plaude al provvedimento della Capitaneria. Per il segretario generale della Filcams Cgil di Rimini. Francesco Guitto, le indicazioni della Capitaneria "vanno nella giusta direzione di considerare sempre prioritaria la sicurezza della balneazione, anche quando uno stabilimento resta aperto per elioterapia, dal momento che è noto che fino a settembre inoltrato le condizioni climatiche stimolano turisti e residenti a farsi un bagno".

Andrea Oliva