Imola, filmata in cabina denuncia il guardone

L’episodio a Rimini, vittima una giovane signora imolese che si stava cambiando insieme al marito

Lo smartphone era stato appoggiato alla feritoia della cabina balneare (foto Migliorini)

Lo smartphone era stato appoggiato alla feritoia della cabina balneare (foto Migliorini)

Imola, 16 giugno 2018–Ha filmato lei mentre si faceva la doccia. Quando il marito se ne è accorto, lui ha provato a negare tutto. Ma nello smartphone, poi sequestrato dalla polizia, ci sarebbe la prova che l’uomo avrebbe effettivamente ‘catturato’ alcune immagini con il telefonino, dalla cabina a fianco a quella in cui era la coppia.

Il fatto è avvenuto domenica scorsa, in uno stabilimento balneare a Marina centro a Rimini. Lunedì il marito della donna ha presentato la denuncia alla Questura, che avrebbe avviato comunque con le indagini, visto che il reato è procedibile d’ufficio. «E’ stato un vero incubo, ho deciso di denunciare tutto perché un fatto così grave non può passare impunito», dice Laura Latella, la giovane di Imola filmata di nascosto, ancora sotto choc per l’accaduto. Ed è proprio lei a raccontare quel che è capitato domenica, mentre si trovava in un bagno di Marina centro.

«Eravamo tornati a Rimini, come ci capita spesso, per passare la giornata in spiaggia, nello stabilimento dove i familiari di mio marito hanno un’ombrellone per tutta la stagione. Verso le 19 abbiamo noleggiato una cabina con doccia, per lavarci e cambiarci prima di cena». Ma poco dopo essere entrata nella cabina, la coppia si è resa conto di essere spiata. «Mentre io facevo la doccia e mio marito si stava cambiando, lui si è accorto di una mano che impugnava un telefonino intento a filmarci dalla feritoia della cabina vicina». A quel punto il marito di Laura è uscito immediatamente e ha bussato alla cabina a fianco alla loro. Al suo interno c’era un uomo, un sessantenne riminese e cliente abituale dello stabilimento.

«Quando gli abbiamo chiesto spiegazioni lui ha negato tutto, persino di avere con sé il telefono». Loro non gli hanno creduto. Nel frattempo il clima si è subito surriscaldato parecchio e sono accorsi sul posto anche un carabiniere fuori servizio, che si trovava in quel momento in spiaggia, e il bagnino. Il carabiniere è andato in soccorso di Laura, che era sotto choc, e ha preso il telefono al sessantenne. Solo a quel punto lui, dopo aver negato sulle prime, avrebbe ammesso la colpa. «Ci ha detto: ho fatto una sciocchezza – racconta Laura – mentre moglie e figlio provavano a difenderlo e altri vicino a noi minimizzavano».

Mezzora dopo è arrivata sul posto la polizia, che ha sequestrato lo smartphone (che il bagnino nel frattempo si era fatto consegnare), e ha identificato poi il sessantenne. Per la gravità dell’episodio l’indagine sarebbe partita comunque, ma il giorno dopo il marito della giovane imolese è andato a fare denuncia (la donna è difesa dall’avvocato Giuseppe Girani). «Io e mio marito abbiamo deciso di sporgere denuncia, perché fatti del genere non possono mai essere accettati. Poteva esserci chiunque all’interno dello spogliatoio: mio nipote, una mamma con un bambino, ragazzi adolescenti...». E da quanto trapela, pare proprio che il video sia stato fatto.

AGGIORNAMENTO Lui si difende: "E' stato un equivoco"