Spiaggia libera? Non più: è solo su prenotazione

Al via nella zona del Beky Bay il progetto ’Safety Beach’. Ci saranno. uno steward e una hostess ad accogliere i bagnanti (800 il numero massimo) .

Spiaggia libera su prenotazione, con l’accoglienza dei bagnanti gestita da steward e hotess. Parte ufficialmente domani, nella spiaggia libera al confine dell’area del Beky Bay, il progetto sperimentale ’Safety Beach’, letteralmente ’Spiaggia sicura’, approvato dalla giunta che ha messo a disposizione lo spazio. Come già anticipato su queste colonne, l’iniziativa è in collaborazione con Fondazione Verdeblu, che ha colto la proposta dell’agenzia 7Events di Milano, titolare del marchio Safety Beach e dell’idea, "la quale ha proposto l’iniziativa garantendo la copertura dei costi grazie alla sponsorizzazione di un’importante azienda". Da oggi residenti e turisti potranno entrare dopo una “veloce registrazione“. Ci sarà un servizio di accoglienza gestito da steward e hostess; lo stesso personale, "si occuperà di sorvegliare sul regolare svolgimento degli accessi e delle permanenze, nonché di informare i frequentatori circa le condizioni di utilizzo dei servizi". A tutti gli ospiti registrati, sará consegnato un braccialetto che, indossato, permetterà allo staff di verificare che le persone presenti si siano regolarmente registrate. "Un progetto sperimentale, nato dalla volontà di trovare soluzioni innovative che consentano di contemperare due diversi interessi pubblici: il libero accesso alla nostra spiaggia ed il rispetto delle norme in materia di distanziamento sociale”, spiega l’assessore al Turismo Bruno Galli. Gli stalli a disposizione potranno accogliere famoiglie fino a un massimo di 4 componenti, in tutto 800 persone. “Grazie a questo progetto”, spiega Paolo Borghesi, “diamo lavoro a due persone in cassa integrazione e ad un ragazzo inoccupato, senza esborsi per la Fondazione".