Sputnik e anticorpi, ricerca partita

I dati dei sammarinesi nello studio guidato dallo Spallanzani per capire gli effetti anche sulle varianti

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Quali anticorpi vengono prodotti, in quale quantità e se sono utili anche contro le varianti del Covid, dopo l’inoculazione del vaccino Sputnik V.

San Marino entra nella sperimentazione guidata da Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e che vedrà scambi di informazioni con gli studiosi del Gamaleya Institut, che ha messo a punto il siero russo.

"Lo scambio dei materiali biologici con l’istituto russo alla luce delle varianti del virus che i colleghi si sono impegnati a portare allo Spallanzani, ci consentirà di individuare l’efficacia degli anticorpi prodotti dopo il vaccino – sottolinea Vaia –. Questo studio clinico, a cui mi auguro parteciperà anche il professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano, apre alla possibilità di verifica anche su una seconda somministrazione di vaccino, a seguito di una prima inoculazione sperimentale con altri prodotti che non hanno dato risultati sperati".

Lo studio è partito il 24 marzo e consiste in due prelievi (volontari) di sangue: uno dopo che è stata iniettata la seconda dose e un altro a 21 giorni di distanza e servirà per comprendere quale risposta immunitaria stiamo dando i sammarinesi contro il nuovo coronavirus, sia in termini di qualità che di quantità.

Un’altra ricerca, questo sulla sicurezza del vaccino russo, sarà avviata a breve con l’Università di Bologna e in questo caso gli studiosi si serviranno di un questionario al quale i sammarinesi che intendono farlo, possono rispondere e indicare quali sono stati i sintomi riscontrati, o meno, dopo l’effettuazione del vaccino.

Sul fronte dei contagi, secondo quando comunicato dall’Istituto per la sicurezza sociale, i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono solo sei che portano il totale dei contagiati a 518. Nell’ospedale di Stato sono ricoverate 43 persone delle quali undici si trovano nel reparto di Terapia intensiva, che è abbastanza sotto pressione.

Sul fronte vaccinale, alle 13 di ieri, erano state somministrate 10.995 dosi tra cui 2.355 sono relative a persone che hanno ricevuto anche il richiamo.

Monica Raschi