Stadio, scritta antisemita "Sono cretini, non tifosi"

Lo sdegno delle istituzioni, dura condanna del sindaco: "Oscenità vigliacca". Dopo la segnalazione alle forze dell’ordine la Digos ha avviato accertamenti

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di Donatella Filippi

"I tifosi della Rimini Calcio non sono certamente rappresentati da quel cretino che ha impegnato parte della sua giornata per vergare questa oscenità vigliacca sui muri dello stadio". Non le manda a dire il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, a chi ha macchiato i muri dello stadio ‘Romeo Neri’ con scritte antisemite. Scritte sulle quali sta indagando la Digos che, secondo le prime ipotesi, potrebbero anche non risalire agli ultimi giorni. Scritte che l’amministrazione comunale ieri mattina ha immediatamente fatto rimuovere, ma che non sono passate giustamente inosservate in città. Provocando lo sdegno di tutti, tifosi in primis. "Provo pena – dice il primo cittadino riminese rivolgendosi all’autore di quelle scritte becere – per la miseria e il deserto della sua vita, pena per il nulla dei suoi pensieri. Abbiamo fatto subito pulire anche per testimoniare che chi sostiene il Rimini non tollera questa vergogna". Parole di condanna sono arrivate anche dal club biancorosso.

"Siamo certi – dicono dalla società del presidente Rota – che determinate manifestazioni riguardino un numero ristrettissimo di individui, invitiamo i tifosi a prendere le distanze e a contrastare queste forme di ignoranza che non possono lasciare traccia nella comunità biancorossa". Le distanze le prendono i tifosi della curva. "Una scritta becera e indegna – scrivono – Non vogliamo rincorrere il politically correct dell’isteria mediatica, nè vogliamo ingigantire nulla. Si tratta dell’espressione di un singolo che sicuramente non trova riscontro nè in città nè in Curva Est, dove ci sono gli anticorpi necessari per far fronte a certi rigurgiti che, in nessun ambito, possono essere tollerati". E anche la politica non chiude gli occhi davanti a tanta ignoranza. "Mentre qualche imbecille privo di umanità e cultura – dice Andrea Gnassi, candidato per la coalizione di centrosinistra al collegio uninominale della Camera e capolista del plurinominale – macchia lo stadio con scritte antisemite su Anna Frank, oggi noi ricordiamo il sacrificio del partigiano Aristodemo Ciavatti, fucilato dai nazisti a Cerasolo 78 anni fa. Lo stesso giorno veniva liberata Cattolica e di lì a poco tutta la nostra terra, che da allora è sempre stata terra di libertà". "Inorridisce – dice Simona Viola, candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra – la scritta antisemita apparsa contro il Cesena. Anna Frank non ha potuto tifare nessuna squadra perché è morta nel 1945 nel campo di sterminio di Bergen-Belsen, uccisa dal nazismo. Lascia sgomenti l’uso del suo nome e dell’aggettivo ‘giudei’ come se si trattasse di insulti".