DONATELLA FILIPPI
Cronaca

Stanga e Colombo eroi di coppa: "Con questa mentalità si può tutto"

Il difensore e il portiere sono stati decisivi e così il Rimini a Vicenza si è preso la semifinale

Stanga e Colombo eroi di coppa: "Con questa mentalità si può tutto"

Stanga e Colombo eroi di coppa: "Con questa mentalità si può tutto"

Colombo para il rigore a Ronaldo e Stanga realizza quello che vale la semifinale. Ma in mezzo c’è il ‘cucchiaio’ di Langella, la freddezza del giovane Selvini. La forza del gruppo. Anche dal dischetto. Anche in Coppa Italia come in campionato. Tanto da mandare ancora più in crisi il Vicenza e fare traballare sempre più la panchina di Diana. "Avevamo preparato bene questa gara – dice Edoardo Colombo, tornato tra i pali in coppa – Il rigore parato? In questa categoria si conoscono bene le qualità di Ronaldo, soprattutto del suo calcio. Ha un tiro importante in tutte le situazioni di gioco, sia da palla inattiva che in movimento. Sul calcio d’angolo è stata anche una situazione un po’ fortunata perché c’è stata una mischia, invece sul rigore è stata un po’ di fortuna e un po’ di bravura perché l’ho presa con il collo e sono riuscito a respingerla bene". Il Rimini non perde una partita da due mesi quasi esatti. Da 12 gare, tra campionato e coppa. E, alla fine, la semifinale di coppa è un premio alla capacità di soffrire e di sfruttare le occasioni. "Sicuramente – sottolinea il portiere sammarinese – il cambiamento che ha fatto questa squadra è nella mentalità, nell’approccio alle partite, nella cattiveria che porta fino alla fine, con il Vicenza fino al 120′, su un campo dove non era facile giocare. Sicuramente questa determinazione, questa voglia di portare a casa i tre punti ci deve dare forza per il nostro percorso". Rivincita personale? "Se la vuole mettere così l’accetto, senza secondi fini. Credo che questo sia il lavoro di una squadra che ogni settimana si prepara e lavora al meglio, e quindi stiamo facendo solo quello che dobbiamo fare". Il sorriso di Colombo è lo stesso di Luca Stanga, ultimo dei rigoristi biancorossi, quello che ha fatto partire la festa. "Quel pallone pesava – dice il difensore – ma se la prendi in senso positivo è una responsabilità che poi può dare una grande gioia, quindi bisogna sempre vederlo nella maniera positiva: non ho pensato se lo sbaglio, ma se lo segno...".