Start chiede agli autisti il Green pass in anticipo

Ordine di servizio dell’azienda per sapere già oggi quanti dipendenti hanno il certificato e organizzare i turni

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L’arrivo del Green pass obbligatorio nel settore del trasporto pubblico sta generando il caos. Ieri pomeriggio Start Romagna ha inviato a ogni singolo dipendente (autisti, amministrativo, personale officina e così via) un ordine di servizio con il quale si chiede se il lavoratore è dotato o meno di certificazione verde. L’intenzione è quella di poter organizzare i turni di lavoro per il giorno successivo, ma si finisce per richiedere quello che i sindacati hanno più volte bollato come dato sensibile, appellandosi alla privacy. Va detto che l’azienda di trasporti non sta violando alcuna legge, visto che a consentire questo iter burocratico è lo stesso decreto governativo 139 del 2021.

Il braccio di ferro tra azienda e parte dei dipendenti va avanti. "Avevamo chiesto che l’azienda si facesse carico dei tamponi per quei dipendenti che hanno la necessità di esibire il Green pass (non sono quindi vaccinati ndr) – dice Saverio Messina per la Uil – . Ma l’azienda non ha accettato. Al momento non è dato sapere cosa accadrà da domani, ma il rischio di disagi è concreto. Abbiamo stimato che in media nelle aziende di trasporto, sia pubbliche che non, il personale non vaccinato potrebbe aggirarsi sul 20%. In alcuni casi inferiore, in altri è invece superiore. Sono numeri importanti e che espongono ad eventuali disagi anche i servizi privati".

Start, come le altre aziende di trasporto pubblico locale in regione, ha deciso di procedere sulla strada dell’ordine di servizio ai dipendenti non appena le norme lo hanno consentito. Oggi, in mattinata, l’azienda avrà i numeri in mano e potrà organizzare i turni di servizio nel tentativo di minimizzare eventuali disagi che potrebbero comportare le assenze. Il confronto con parte dei dipendenti andrà avanti anche nei prossimi giorni.

Andrea Oliva