Rimini, 'crolla' il muro della stazione: arrivano tre sottopassi

Due nuovi, uno al centro della scalo ferroviario che sfonderà lato mare, uno vicino all’Ausa. Più rifacimento di quello al grattacielo

Il primo cantiere a partire sarà quello del sottopasso del grattacielo che verrà rinnovato

Il primo cantiere a partire sarà quello del sottopasso del grattacielo che verrà rinnovato

Rimini, 22 gennaio 2020 - Cadrà il ’muro di Berlino’ in salsa riminese. Ovvero, la barriera artificiale tra città storica e città turistica, rappresentata dall’area della stazione ferroviaria. L’amministrazione comunale annuncia a breve la partenza dei lavori a tre sottopassi, per ’passare il Rubicone’. Insomma, abbattere il muro e trasformarlo in cerniera di collegamento tra le ’due città’. Due sottopassi saranno costruiti ex novo: quello centrale in stazione, con lo sfondamento del sottopasso "oggi cieco, prolungato sul lato mare con rifunzionalizzazione dell’area esterna prospicente". Sarà un passaggio "a uso promiscuo, sia da parte dei cittadini che lo useranno come percorso di attraversamento monte - mare, sia dei viaggiatori che si recano sui binari".

Nuovo anche il sottopasso lato Ausa. "Dopo aver valutato la possibilità di un ampliamento di quello esistente – spiega Palazzo Garampi – che si è rivelata non percorribile per le interferenze dei sottoservizi, l’ipotesi progettuale che sarà raccolta nell’esecutivo prevede la realizzazione di un nuovo sottopasso" largo cinque metri, subito a nord dell’attuale. Sarà dotato di rampe d’accesso più rettilinee e collegamenti più dolci ai percorsi ciclopedonali del parco Ausa, e di un collegamento diretto alla fermata del Metromare. L’avvio lavori è previsto nel 2020.

Il primo cantiere a partire sarà quello del sottopasso storico del grattacielo, che verrà rimesso a nuovo: progetto esecutivo "nei primi mesi del 2020, per dare l’avvio ai lavori". Il sottopasso di via Principe Amedeo è "uno degli elementi portanti della struttura urbana della città – sottolinea l’amministrazione – in particolare per quanto riguarda il collegamento ciclopedonale tra centro città e lungomare". Il sottopasso è lungo 33 metri, a cui si aggiungono le due tratte di di circa 25 metri (rampa sud) e 18 metri (rampa nord). "Stante la larghezza del sottopasso, pari a circa tre metri – precisa Palazzo Garampi – lo stesso si configura come percorso promiscuo ciclopedonale". Ma il vero ’muro’ cadrà grazie al sottopasso al centro della stazione ferroviaria, "che consentirà il superamento della separazione tra zona mare all’altezza viale Trieste e il cuore di piazzale Cesare Battisti alla stazione ferroviaria", al centro di un importante intervento di riqualificazione. "E’ indubbiamente il sottopasso di maggior impatto – conclude l’amministrazione – che necessita di un intervento strutturale proprio perché ha l’ambizioso obiettivo di superare, collegando due parti della città storicamente separati dalla ferrovia, la parte a mare col cuore della città".

Gli interventi rientrano in tre progetti parte del protocollo d’intesa tra Ferrovie dello Stato, Regione Emilia Romagna e Comune siglato lo scorso anno. Nel maggio 2016 Patto civico, uno dei sei schieramenti a sostegno del sindaco Gnassi, presentò un dettagliato progetto di riqualificazione dell’area stazione - firmato dall’architetto Silvia Pulcinelli e dall’artista Davide Frisoni - che prevedeva la realizzazione di "sottopassi e sovrappassi" per collegare centro storico a città balneare. E abbattere il muro.