Rimini, strappa l'orecchio della fidanzata a morsi. In carcere

L'episodio in un locale di Saludecio. Condannato a quattro anni

La giovane donna in ospedale subito dopo la feroce aggressione del fidanzato

La giovane donna in ospedale subito dopo la feroce aggressione del fidanzato

Rimini, 20 dicembre 2019 - Aveva preso a morsi la fidanzata con tale violenza da staccarle quasi l’intero orecchio. Quattro anni di carcere e 20 mila euro di provvisionale, è la condanna inflitta dal giudice a un 32enne di Gubbio. La feroce aggressione si era consumata a ‘Il Tempio’, il noto locale per scambisti di Saludecio.

Non era la prima volta che i due fidanzati partivano da Gubbio per passare una serata nel locale, ma fino a quel momento non avevano mai creato problemi. Fino a quella sera di novembre del 2018. Ad attirare l’attenzione degli altri clienti, erano state le grida della donna, 35 anni, provenire dalla zona della Spa. Uno dei primi ad accorrere era stato il titolare, e la scena a cui si era trovato di fronte era di quelle da film dell’orrore. Lei si teneva un fazzoletto premuto sull’orecchio, mentre il sangue colava a fiotti. Il fidanzato l’aveva morsa e le aveva staccato buona parte del padiglione auricolare. Secondo il racconto dei testimoni, il giovane sembrava quasi non rendersi conto di quello che le aveva fatto, e continuava a urlarle contro. Per un momento il gestore del locale era rimasto impietrito, quindi era subito corso in aiuto della donna, e senza perdere tempo l’aveva caricata in macchina e l’aveva portata al pronto soccorso. Il fidanzato, che a quel punto aveva realizzato la bestialità di quello che aveva fatto, aveva pensato bene di darsela a gambe.

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La chiamata ai carabinieri era arrivata subito dopo, ma quando i militari erano arrivati in ospedale, si erano trovati di fronte a una donna in completo stato di choc, impossibile da interrogare. La vittima aveva mormorato solo poche frasi, ma buona parte della storia i carabinieri erano comunque riusciti a metterla insieme grazie ai testimoni. Il giorno dopo gli investigatori erano tornati in ospedale, e la giovane donna, seppure dolorante e frastornata, aveva risposto alle domande. Aveva raccontato quello che era accaduto, anche se sembrava essere più preoccupata per il fidanzato e per quello che poteva succedergli, che per il fatto che le aveva quasi staccato l’orecchio destro che le hanno poi ricostruito con un delicato intervento chirurgico. Saputo nome e cognome però, i militari erano partiti alla volta di Gubbio, dove il giovane lavora come macellaio in un supermercato, e avevano fatto scattare le manette.

«Non mi sono reso conto, non volevo farle del male". Così aveva esordito il macellaio davanti al giudice per le indagini preliminari. Secondo la sua versione, dopo avere fatto un giro nei locali da ballo della riviera, si erano diretti al club di scambisti per una serata alternativa. A farlo esplodere, aveva detto, era stata la gelosia, quando la fidanzata l’aveva provocato dicendo che si sarebbe cercata un altro uomo. Aveva visto rosso e si era avventato su di lei, azzannandole un orecchio. Ma il giudice era rimasto poco convinto dalla sua ‘giustificazione’, al punto che aveva respinto ogni richiesta di misura alternativa al carcere, "in ragione della pericolosità sociale dell’indagato". Ieri la sentenza, con una condanna a quattro anni.