"Studenti con le ore contate" Scoppia la protesta dei genitori

Insegnanti troppo assenti e pesanti tagli al programma all’istituto Belluzzi-Da Vinci

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I genitori dei ragazzi dell’istituto Belluzzi - Da Vinci di Rimini contro il taglio delle lezioni e sulle troppe assenze dei docenti. La protesta è esplosa pochi giorni fa, quando alle famiglie è arrivata l’ennesima comunicazione dalla scuola: "Per impossibilità di sostituire i docenti assenti prevediamo le variazioni di orario con entrate posticipate e uscite anticipate". "I nostri ragazzi frequentano una scuola dove studiano chimica, fisica, informatica, meccanica_ scrivono i genitori _ Purtroppo gli ultimi tre anni sono stati travagliati: nel 2020 hanno fatto metà delle lezioni in remoto, per il 2020 e 2021 si sono dovuti dividere tra Dad, quarantene e regole rigide, e per questo ultimo anno si è aggiunta la variabile della mancanza di docenti che possano sostituire i colleghi malati, non vaccinati o assenti per altri motivi".

Le prime circolari ai ragazzi sono partire a dicembre, le famiglie pensavano "si trattasse di un provvedimento limitato nel tempo. E invece le circolari continuano ad arrivare e ancora oggi vengono ridotte le ore in quasi tutte le materie". La prima protesta risale a metà aprile, quando i genitori hanno scritto una lettera alla dirigente scolastica, segnalando preoccupazione e chiedendo soluzioni, "perché i ragazzi, soprattutto quelli di quinta, non possono andare continuare a perdere ore di lezione preziose". La dirigente, raccontano i genitori, "ha invitato i rappresentanti di classe a un incontro per discutere del problema. Ci siamo presentanti in più di 50, per difendere i diritti dei nostri ragazzi. Purtroppo abbiamo trovato una dirigente rassegnata. Erano presenti anche tanti professori che hanno ripetuto più volte quanto tengono ai ragazzi e quanto si sentano frustrati e impotenti. Ma non si è risolto nulla. Ci hanno già annunciati altri tagli, per il 20222023, anche per il sostegno. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, se del Ministero, o della scuola. Noi chiediamo solo di trovare una soluzione". I ragazzi continuano a entrare alla seconda ora ed uscire alla quarta. "Cosa dobbiamo fare noi genitori? Organizzare mercatini di torte, come si faceva alle elementari?".

Rita Celli