Con l’inizio della scuola arriva un’altra mazzata sui conti delle famiglie. "Per il cosiddetto corredo scolastico – premette Graziano Urbinati per Federconsumatori Rimini – l’aumento dovrebbe attestarsi sul 6,2%". Si tratta di una percentuale in linea con l’inflazione, "ma rappresenta comunque un aumento che va a sommarsi a quello già visto un anno fa, e a tutti gli aumenti che le famiglie stanno sopportando nei vari settori da molti mesi ormai". Sarà l’ennesima gabella che questa volta ha la forma di zaini, astucci, matite, colori, quaderni e così via. Nel corredo scolastico c’è un po’ di tutto a seconda della scuola che si frequenta e del materiale che richiedono i vari indirizzi nel caso si sia alle superiori. "Dobbiamo considerare anche i supporti digitali quali tablet e computer, elementi sempre più presenti nelle attività di studio. Anche qui abbiamo aumenti".
Si assiste anche al balletto delle cifre con il gruppo educativo dell’Associazione italiana editori che presenta un aumento compreso tra il 3% e il 3,4% considerando i libri adottati dalle scuole primarie e secondarie, mentre per le associazioni di consumatori gli aumenti supererebbero il 4%. La spesa media per uno studente a inizio anno è compresa tra 300 e 350 euro per l’acquisto di libri, stando a statistiche nazionali.
A ballare anche quest’anno sono i risparmi delle famiglie, "mamme e papà che si troveranno anche gli annunciati aumenti energetici in bolletta con l’arrivo dell’autunno" riprende Urbinati. Insomma, piove sul bagnato soprattutto per gli studenti che si apprestano al ‘salto’ per una nuova esperienza alle medie o alle superiori. "Chi andrà in prima si vedrà una lunga lista di testi da acquistare. In questi casi gli aumenti si avvertiranno di più". Se i libri crescono del 4%, tutto il resto viaggia su un +6% circa "che rappresenta un ulteriore aggravio sommato all’8% circa pagato dalle famiglie lo scorso anno".
Ricorrere ai libri usati per molti è un obbligo, e può rappresentare un affare. Il mercato in questo ambito è fiorente. Ci sono punti fisici dove cercare testi usati, ma è l’online a prendere piede con un vero mercato virtuale di prossimità. "Acquistare testi usati – riprende Urbinati – può portare a risparmi importanti che possono andare da un 26% fino a superare il 40% avvicinandosi al 50%". Vengono poi i bandi e i contributi pubblici, come quello della Regione per ottenere un contributo nel pagare i testi. "I bonus stanziati sono tuttavia insufficienti per aiutare le famiglie a far fronte a tutti gli aumenti. Ad oggi il bando regionale che offre un contributo sull’acquisto dei libri, vede due fasce Isee per rientrare nei criteri: la prima a 10.632 euro, e la seconda a 15.784".
Andrea Oliva