Stupro Rimini, ragazzina violentata. Caccia a cinque ragazzi

Rimini, sono tutti adolescenti come la vittima, che ha solo quindici anni. Intanto i gestori degli stabilimenti balneari chiedono più sicurezza

Il tratto di spiaggia di Rimini dove è avvenuto lo stupro della ragazzina

Il tratto di spiaggia di Rimini dove è avvenuto lo stupro della ragazzina

Rimini, 9 giugno 2021 - A soli quindici anni sta vivendo un dramma più grande di lei: quello di una violenza di gruppo. Un gruppo che lei conosce, sono adolescenti, come lei, riminesi e studenti, come lei. E proprio su questo gruppo di amici o presunti tali, si sta concentrando in queste ore l’attenzione degli investigatori, gli uomini della squadra mobile riminese che da domenica sera stanno conducendo le indagini. Il cerchio si sta stringendo, infatti, intorno a cinque giovanissimi, cinque adolescenti che hanno aggredito la studentessa per usarle violenza domenica sera, poco prima del coprifuoco, all’altezza della spiaggia libera, in zona porto, a Rimini, vicino alla grande ruota panoramica. La situazione è molto delicata, soprattutto alla luce dell’età della vittima e dei suoi aggressori. Per questo motivo gli inquirenti non si sbilanciano e le bocche restano cucite. Si sa solo che l’attenzione è incentrata su cinque giovanissimi riminesi, già tutti identificati dalla Polizia.

Resta da chiarire quale ruolo ciascuno di loro abbia avuto nella violenza. La studentessa è stata nuovamente ascoltata lunedì pomeriggio dagli agenti della Mobile dopo che la vittima era stata dimessa dall’ospedale di Rimini dove era stata accompagnata dai genitori subito dopo aver denunciato la violenza subita. Ma il suo racconto è ancora frammentario, molto confuso. La giovanissima sembra avere ricordi vaghi, una sorta di rimozione inconscia di quello che ha subito, ma anche tanta paura e vergogna per essere stata bersaglio di atti sessuali contro la sua volontà da parte di chi riteneva amici. La studentessa ha raccontato di aver trascorso la serata di domenica in compagnia di amici e poi di essersi appartata, nella zona della spiaggia libera, con uno di loro. Ma quello che doveva essere uno scambio affettuoso tra due giovanissimi si è trasformato per lei in un vero e proprio incubo. All’improvviso si sono avventati addosso alla quindicenne altri quattro ragazzi per una violenza di gruppo. Le sue urla disperate che imploravano aiuto sono però cadute nel vuoto mentre il branco la sopraffaceva, abusando di lei. Solo un’altra ragazza, che ha sentito le sue grida, è corsa in suo aiuto. Seppur in stato di choc, la studentessa è riuscita ad arrivare a casa e a raccontare tutto, in lacrime e disperata,ai familiari. I genitori hanno subito allertato la Polizia mentre accompagnavano la figlia in ospedale. Qui è subito scattato il protocollo per chi è vittima di abusi sessuali, un protocollo ancora più stretto vista l’età della ragazza. Pochissimo trapela sulle sue condizioni fisiche e psicologiche: il referto medico parlerebbe di piccole lesioni compatibili con una possibile violenza. In seguito a questo episodio, gli operatori balneari chiedono garanzie sulla sicurezza. "La spiaggia va illuminata di notte se vogliamo dare sicurezza ai turisti, ma soprattutto alle donne". Lo dice Maurizio Bronzetti, titolare dello stabilimento di Marina centro Turquoise, ma anche del Nettuno la Rinascita e del Tortuga beach, oltre a innumerevoli hotel, il problema lo conosce bene. "Io vivo di notte e solo chi vive di notte sa che gentaglia gira in quegli orari. Bisogna far qualcosa".