"Preferisco non dire niente, lei capirà, in un momento come questo". E’ un diniego educato e gentile quello di Andrea Quadrelli, figlio dell’albergatore 87 anni morto in ospedale dopo aver subìto un’aggressione mentre rientrava nell’hotel Majestic, dove abitava con il figlio. Andrea Quadrelli è affacciato alla finestra al piano terra, visibilmente scosso. Apre la porta vedendoci arrivare. Sul pianerettolo che porta all’appartamento privato si vedono ancora alcune macchie di sangue, testimonianza della violenta rapina.
"Una cosa però avrei piacere di dirla – si fa avanti, inaspettatamente, Quadrelli –. Ed è che ci ha dato molto fastidio, sia a me che a mia sorella Patrizia, l’intrusione nella nostra vita privata che abbiamo visto sui social. Le cui pagine, a poche ore di distanza dal decesso di nostro padre, si erano già riempite di commenti di ogni tipo". Nella stragrande maggioranza si trattava di messaggi di condoglianze e vicinanza alla famiglia. Qualcuno ha invocato pene esemplari nei confronti degli autori.
Non è mancato, tra i ’commentatori’, chi ha auspicato l’intervento di ’Quarto grado’ "per trovare i colpevoli di questa barbarie". "Ci sono le forze dell’ordine che indagano, lasciamoli lavorare", conclude Andrea Quadrelli.