Summer Pride Rimini 2022, tripudio di colori per un corteo di 10mila

Un carosello della comunità Lgbtq+ cominciato in sordina e diventato una marea festante. Zan sul palco: "Ripartiamo dal Ddl"

Rimini, 30 luglio 2022 - L’orgoglio fronte mare. È stata un tripudio di colori, costumi tra i più bizzarri, musica e sorrisi la parata del Summer Pride che oggi ha invaso il Parco del mare da piazzale Benedetto Croce, con partenza alle 18.45 circa, fino all’arrivo sotto il palco allestito in spiaggia libera di fronte a Piazzale Boscovich. E Rimini è in un vortice di persone che si è dimostrata città libera per i diritti dei circa 10mila partecipanti del Summer Pride. Un carosello della comunità Lgbtq+ cominciato in sordina, letteralmente, con la musica a bordo dei risciò che ha iniziato ad animare il corteo arcobaleno solamente dopo una decina di bagni, per poi precedere e accompagnare la marea festante attraverso tutto il camminamento a due passi dall’Adriatico.

Summer Pride Rimini 2022
Summer Pride Rimini 2022

Con le rappresentanze istituzionali in prima fila, per citarne alcuni la vicesindaca Chiara Bellini, l’assessore Mattia Morolli e la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti, il corteo si è messo in marcia non senza rallentamenti in prossimità del cantiere del Parco, aggiungendo però alla propria marea arcobaleno nuovi partecipanti ad ogni metro.

Tantissimi i curiosi o le persone che pur non addentrandosi nelle file della carovana hanno assistito al Pride seguendo passo passo la parata estiva dell’orgoglio Lgbtq+. In tantissimi si sono anche lasciati trasportare dalla musica suonata dagli amplificatori a bordo dei risciò, con tanto di Tuca Tuca intonato sventolando un cartonato della Raffa Nazionale o I wanna dance witch somebody di Whitney Houston. Il Summer Pride si è poi concluso attorno alle 21 in piazzale Boscovich.

Zan: "Ripartiamo dal Ddl"

"Nessuno si sarebbe mai aspettato che il Rimini Summer Pride sarebbe stato il Pride più importante perché cade in un momento cruciale della nostra vita in Italia", dice il deputato Pd Alessandro Zan dal palco della manifestazione per i diritti Lgbt. "È iniziata la campagna elettorale, ma non è una campagna elettorale normale. È una campagna elettorale che vedrà il futuro dell'Italia e noi in questa occasione decideremo se l'Italia può sperare di andare verso l'Europa dei diritti, l'Europa della civiltà o se l'Italia rischio seriamente di scivolare verso quei paesi come l'Ungheria e la Polonia che hanno fatto della discriminazione delle persone, il loro cavallo di battagli". In Italia "non abbiamo una destra liberale, ma sovranista e reazionaria che vi vuole riportare al Medioevo", aggiunge. "Chi usa i diritti umani per ottenere consenso elettorale secondo me è un criminale", conclude Zan.