Superenalotto, ecco che fine hanno fatto i riminesi che vinsero 24 miliardi

Investimenti sbagliati, morti e droga: le storie maledette degli otto miliardari del novembre 1998

La festa di ieri al bar da Gianni per l’anniversario della vincita (foto Bove)

La festa di ieri al bar da Gianni per l’anniversario della vincita (foto Bove)

Rimini, 25 novembre 2018 - Undicimila lire a testa. Con i soldi che avrebbero speso per una pizza e una birra, si sono portati a casa una fortuna. Sono gli otto riminesi che giocarono e vinsero al Superenalotto (video) al bar da Gianni (video). Tre miliardi a testa, grazie al sistema pagato 88mila lire, con cui fecero jackpot azzeccando il «sei», e anche due «quattro» e una ventina di «tre». I vincitori erano tutti riminesi, ma alcuni di loro dopo aver intascato la vincita non hanno più messo piede al bar da Gianni. Non volevano che si sapesse che aveva fatto saltare il banco. Un paio di loro si fanno ancora vedere, di tanto in tanto, al bar del borgo San Giovanni.

Soltanto uno è rimasto un cliente affezionato, e passa periodicamente al bar per un caffè, e una giocata. Ha continuato a condurre la vita di sempre, proseguendo l’attività di artigiano. «Ma lavora – dice chi lo conosce – senza l’assillo di dover fare quadrare i conti a fine mese. Con quello che ha vinto, poteva già andare in pensione nel 1998...». Invece no: l’uomo e la sua famiglia, in tutti questi anni, hanno mantenuto un tenore di vita normale e senza dare nell’occhio. Dei tre miliardi vinti, una parte è stata spesa per comprare casa ad alcuni familiari. Nessuna spesa folle, nessun acquisto vistoso. Anche perché lui ha mantenuto lo stretto riserbo: non ha detto nulla della vincita praticamente a nessuno. Sono ben pochi quelli che ancora oggi, a vent’anni dal colpo grosso al Superenalotto, sanno che è uno dei fortunati vincitori.

E gli altri sette? Due di loro sono morti. Uno è scomparso poco tempo dopo la vincita: era già in età avanzata quando si è intascato i tre miliardi. Nel 2011 si è spento all’improvviso anche Roberto Rotelli, a soli 43 anni. Un altro di loro poco dopo la vincita ha mollato il lavoro e ha acquistato uno stabilimento balneare, iniziando una seconda vita da bagnino.

Altri, invece, hanno dissipato il tesoro che si erano ritrovati tra le mani, travolti da una cosa che si è dimostrata molto più grande di loro. Un paio di vincitori, nel giro di poco tempo, avevano già speso e perso quasi tutti i soldi vinti. Per colpa di scelte e investimenti sbagliati, e anche per essersi fidati di persone che consideravano amiche e invece puntavano solo ai loro soldi.

Nel 2000, due anni dopo la vincita, qualcuno si è ritrovato così a fare la stessa, modesta vita di prima. Ad alcuni i tre miliardi vinti hanno cambiato sì la vita, ma in peggio. Tanto che uno è caduto nel tunnel della droga e si è ritrovato così a combattere contro la dipendenza. Il tesoro è svanito così in fretta per alcuni, che non hanno fatto in tempo a rendersi conto che potevano diventare ricchi.