
"Il governo di centrodestra per voce dell’onorevole Morrone ha annunciato l’arrivo dei rinforzi per i contingenti riminesi delle forze dell’ordine,...
"Il governo di centrodestra per voce dell’onorevole Morrone ha annunciato l’arrivo dei rinforzi per i contingenti riminesi delle forze dell’ordine, dall’1 luglio al 31 agosto. Peccato che non si sia reso conto di aver messo nero su bianco, numeri alla mano, un clamoroso autogol del governo". Attacca l’assessore alla Sicurezza di Rimini Juri Magrini e lo fa sul campo dei rinforzi estivi, senza nascondere sotto il tappeto la polvere del malcontento che serpeggia per i corridoi di Palazzo Garampi relativamente al numero di forze dell’ordine aggiuntive destinate al territorio per l’estate.
"L’onorevole infatti ha ufficializzato l’invio nel riminese di 213 elementi in più – continua Magrini –, quando nell’estate 2024 furono 286, mentre l’estate precedente 330. In buona sostanza il governo ha ridotto in due anni i rinforzi di polizia ai comuni della provincia di Rimini del 55 per cento, togliendo 117 agenti". Fa i conti Magrini, che poi aggiunge: "Al di là del fatto che la richiesta era che tutti i rinforzi arrivassero prima della Notte rosa, anche i numeri inopportunamente sbandierati smentiscono il centrodestra ed evidenziano quale sia l’attenzione del Governo alle esigenze espresse in maniera corale dal territorio riminese. È quanto meno contraddittorio vantare, come fa l’onorevole Morrone, l’impegno dell’esecutivo centrale sul fronte della sicurezza lamentando al contempo le mancanze delle amministrazioni locali, negli stessi due anni in cui proprio il centrodestra ha tagliato i rinforzi alla provincia di Rimini mentre il Comune capoluogo con le proprie risorse è intervenuto assumendo 50 vigili e investendo 1,5 milioni di euro in videosorveglianza".
Una stoccata quella sui rinforzi a cui ieri si è accodata anche la consigliera regionale dem Alice Parma. "Un taglio del 55% è inaccettabile per un territorio a forte vocazione turistica come il nostro – attacca la consigliera Pd –. È paradossale parlare di sicurezza senza mettere un euro in più né aumentare gli agenti. Non basta approvare decreti repressivi se poi i territori vengono lasciati soli. La sicurezza la si garantisce con le risorse vere, stando vicino ai Comuni, non aumentando le pene e i reati, approvando provvedimenti spot e facendo propaganda. Alla vigilia di un’estate che si prevede affollata, servono risposte concrete e rapide per le nostre città, non slogan", chiosa Parma.