Tutti in pista con il tampone. La necessità di produrre regole nuove per poter riaprire le discoteche si è fatta largo nei lidi veneti avendo come promotore Tito Pinton, storico titolare del Muretto di Jesolo. Passo dopo passo l’idea è diventata un protocollo sposato dai comuni turistici veneti. Partendo da Jesolo si sono fatti avanti anche Bibione e Carole. Trattandosi di Pinton, la rivendicazione di una nuova fase per i locali chiusi da mesi non poteva che arrivare a Riccione, dove l’imprenditore con il Gruppo Cipriani ha aperto Musica. Il passo successivo è stata la chiamata tra il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, e il primo cittadino di Riccione Renata Tosi. "Condivido con il collega e con gli altri sindaci di località balneari – sottolinea Renata Tosi - la necessità di predisporre al meglio i luoghi di intrattenimento in vista della prossima stagione balneare". L’estate scorsa ci furono varie esperienza a livello locale fino ad arrivare a quello nazionale, per dotare i locali di intrattenimento di protocolli che consentissero una riapertura in sicurezza. Ma i tentativi si sono infranti contro l’aumento dei contagi, le critiche e i divieti. Quanto proposto da Pinton sono regole nuove. Tra queste la necessità di presentarsi in discoteca dopo avere eseguito un tampone rapido fornendo dati e autocertificazione. Inoltre gli stessi locali dovranno essere pronti ad accogliere personale sanitario o medici al proprio interno, mentre per evitare le file, le prenotazioni dovranno avvenire solo on-line. Queste sono alcune delle idee messe in pista. Ma per arrivare a Roma serve un’ampia voce. In Veneto si sono già mossi. "Potremmo spingere – ha detto Zoggia – per le vaccinazioni al personale turistico, incluso quello dei locali. Inoltre non vedo perché si possa fare il tampone prima di un volo aereo e non per andare in un locale". ...
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