No al vaccino e sì al tampone, file di ragazzi davanti alle farmacie di Rimini

Il presidente dell’Ordine, Mignani: "C’è una forte richiesta del test. Soprattutto al venerdì prima di partecipare a un weekend di feste"

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L’esercito dei ventenni in fila in farmacia a fare il tampone. "E’ un continuo. La situazione si presenta tutti i giorni ma in modo particolare al venerdì". Giulio Mignani è il presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti ed ha la propria attività nel cuore di viale Ceccarini a Riccione in zona mare. Non è l’unico a trovarsi la fila di persone per il tampone rapido. Ci sono farmacie sparse in provincia, soprattutto nelle zone turistiche, che arrivano a picchi giornalieri di oltre quaranta tamponi rapidi. "Nel nostro caso ci fermiamo a circa 25 al giorno in otto ore di servizio dedicato. E’ difficile rispondere alla richiesta. Preferirei venissero per prenotarsi per il vaccino, invece si precipitano per fare il tampone". In fila non ci sono anziani ed anche le persone adulte si contano sulle dita di una mano. A farsi avanti è per lo più il popolo dei giovani e giovanissimi. "Arrivano genitori che portano i figli. Per i più piccoli viene chiesto il tampone prima di partire per il campeggio o il centro estivo, ed esempio. Poi ci sono gli adolescenti accompagnati dai genitori". Il picco dei tamponi al venerdì non è un caso. "Si presentano per lo più ventenni all’inizio del weekend in previsione di feste o di serate in locali. Potrebbero evitarsi tutto questo vaccinandosi, ma così, purtroppo non è. Ad avere fatto diminuire la ricerca della vaccinazione è l’efficienza stessa dei vaccini che stanno consentendo di mantenere bassi i ricoveri e i casi più gravi. Penso che in una situazione simile solo eventuali ulteriori restrizioni quali quelle che il Governo sta pensando in merito al Green pass, porterebbero i non vaccinati verso l’immunizzazione".

Nel frattempo il numero dei contagi sale velocemente. Domenica scorsa a Rimini ne erano stati registrati solo 3. Ieri erano 63, soprattutto maschi (44). Del totale, in 39 hanno mostrato sintomi. Così la provincia di Rimini in una settimana ha registrato 215 contagi. Per trovare una settimana con un tasso simile di nuovo positivi bisogna tornare al periodo di maggio, dal 17 al 23, quando i contagi furono 213.

La provincia riminese si conferma così prima in regione per numero di nuovi positivi negli ultimi sette giorni, staccando Bologna (188) e Reggio Emilia altra realtà che sta segnando un aumento più sostenuto dei casi rispetto alla media regionale. Resta bassa l’età media del contagio, circa 29 anni.

A fronte dell’aumento dei positivi si sono rivisti nel riminese i ricoveri per Covid già nel weekend, ma rimane stabile ad appena un caso l’occupazione in Terapia intensiva, mentre anche nella giornata di ieri non sono stati segnalati decessi. Il numero delle guarigioni ieri è stato di appena due casi, dovuti anche al fatto che fino a due settimane fa i casi complessivi erano limitati.

Andrea Oliva