Tangenti al Miur, spunta il nome di San Marino "Fare chiarezza, si tutelino le nostre istituzioni"

La richiesta: "Vogliamo sapere se sono state avviate rogatorie da parte dell’autorità italiana"

"Si tutelino le nostre istituzioni". Lo chiede Libera nell’interpellanza presentata dal partito di minoranza sulle presunte tangenti al Miur, il ministero dell’Istruzione italiano, in cui spunta anche il nome di San Marino.

Inchiesta che vede coinvolto l’imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco, indagato, insieme con altri tra cui l’ex capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Giovanna Boda, per presunti casi di corruzione negli appalti al Miur.

Sono stati pubblicati da un quotidiano anche stralci delle intercettazioni tra Antonio Russo, consulente della segreteria di Stato all’Istruzione e collaboratore di Andrea Belluzzi (entrambi estranei all’indagine) e l’imprenditore Vincenzo Solaro. Così, Libera chiede al governo "se corrisponde al vero che Antonio Russo – si legge nell’interpellanza – intrattiene rapporti con il Segretario Belluzzi e se sì che tipo di incarico e ruolo abbia. E se ricopre ruoli dirigenziali all’interno del partito dei socialisti e dei democratici". Ma anche "se sono stata avviate iniziative per evitare ulteriori strumentalizzazioni, visto l’eco mediatica avuta dalla vicenda, a tutela dell’immagine di San Marino. E se sono stati assegnati incarichi istituzionali e diplomatici a Federico Bianchi di Castelbianco". E, ancora "se sono stati appaltati beni o servizi a favore di società o a persone fisiche in stretto contatto o amministrati dai soggetti coinvolti nell’indagine. Se è a conoscenza dell’avvio di rogatorie verso San Marino da parte dell’autorità giudiziaria italiana".