"Tanti contagi, ma i ricoveri sono stabili"

Il direttore sanitario dell’Ausl fa il punto sulla situazione in corsia: 180 malati Covid tra gli ospedali di Rimini e Riccione

Migration

La curva dei contagi non scende. Il numero dei nuovi positivi a Rimini resta alto. Ma la situazione negli ospedali, seppur critica, resta stabile. Siamo ancora al livello rosso (quello più critico, appunto), qui come nel resto della Romagna. Ma i ricoveri di malati Covid all’ospedale Infermi Rimini, al Ceccarini di Riccione e nelle altre strutture della provincia dedicate all’emergenza sanitaria, nelle ultime settimane non hanno subito fortunatamente aumenti così elevati di pazienti, rispetto ai tanti nuovi casi di contagio che sono stati diagnosticati.

Lo dicono i numeri. Ieri mattina risultavano ricoverati complessivamente 180 pazienti Covid. Tra questi, 33 sono al Ceccarini di Riccione, gli altri 147 all’Infermi di Rimini e nelle altre strutture – come quella per anziani malati aperta in via Ovidio – che l’Ausl ha riservato all’emergenza. "Siamo stabilmente tra i 170 e i 180 ricoverati per Covid nel Riminese, e questo già da diverse settimane", conferma il direttore sanitario dell’Ausl, Mattia Altini. Si sono verificati, è vero, picchi di ricoveri in reparti Covid in alcune giornate, "ma la situazione – continua Altini – anche se complicata resta sotto controllo nel Riminese. Questo vale sia nei reparti Covid, sia nella terapia intensiva". All’Infermi i pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva, nell’ultimo mese, oscillano quotidianamente tra i 16 e i 25. Ieri, stando al bollettino giornaliero della Regione, erano ancora 25, ma non tutti sono malati per Covid. E complessivamente in Romagna il numero dei pazienti in terapia intensiva "varia in media da 39 a un massimo di 43 al giorno. Questo accade da due mesi e mezzo a questa parte", aggiunge ancora Altini.

La situazione in corsia è stabile anche nel resto della regione: in Emilia Romagna ieri si contavano 237 malati Covid in terapia intensiva (uno in meno di lunedì) e 2.730 pazienti negli altri reparti dedicati all’emergenza. Dati alla mano, fa notare ancora Altini, "se si confronta l’andamento dei ricoveri col resto della Romagna, gli ospedali del Riminese sono tra quelli che hanno subito nelle ultime settimane le minori variazioni del numero di ricoveri, in termini assoluti".

Non dobbiamo per questo pensare che "il peggio sia alle spalle – mette in guardia il direttore sanitario dell’Ausl – Dobbiamo, tutti, continuare a mantenere la massima prudenza e a rispettare le regole fondamentali contro la diffusione del virus", ovvero il corretto uso della maschera, un’igienizzazione frequente della mani e soprattutto il distanziamento sociale, l’arma più efficace insieme al vaccino, limitando al massimo i nostri contatti. "Anche se la campagna vaccinale è entrata nel vivo l’attenzione deve restare alta", ribadisce Altini. E’ un fatto però che la sanità riminese, come quella del resto della Romagna, stia rispondendo con grande sforzo e impegno "all’emergenza. Stiamo lavorando per continuare a garantire adeguata assistenza sia ai malati Covid, sia a tutti gli altri pazienti che soffrono di altre patologie". Tant’è che a oggi oltre l’80 per cento delle prestazioni per le patologie non legate al virus sta andando regolarmente avanti. Anche se, va detto, per le visite e gli esami considerati non urgenti si rischia di attendere parecchio.

Manuel Spadazzi