Tari, nuova stangata in arrivo

L’assessore Brasini: "In troppi non pagano, rincari inevitabili"

Cittadini in fila per pagare la Tari (Foto Bove)

Cittadini in fila per pagare la Tari (Foto Bove)

Rimini, 7 maggio 2015 - Troppi evasori. Troppi furbetti che non pagano la tassa rifiuti a Rimini, specie tra le imprese. E allora «non ci resta che aumentare la Tari dal prossimo anno, visto che nemmeno i solleciti di pagamento delle ultime settimane sono andati a buon fine». Insomma, l’ennesima stangata è servita. Ma «non per volontà nostra – mette subito le mani avanti l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini – La responsabilità è di chi non paga. E se è vero che ci sono tantissime aziende in difficoltà, è altrettanto vero che ci sono molti evasori che continuano a non saldare la Tari».

Tra il 2013 e il 2014 il Comune ha incassato dall’imposta sui rifiuti 10 milioni in meno del previsto. Se è vero che si verifica sempre, ogni anno, che l’amministrazione non riesca a incassare parte dell’imposta. Ma i 10 milioni venuti a mancare in questo biennio sono «tanti, troppi...». Palazzo Garampi ha provato a rimediare inviando nelle ultime settimane solleciti a raffica, per cercare di recuperare almeno un milioni di euro di arretrati. Niente da fare. «In pochi hanno regolarizzato la loro posizione, permettendoci di incassare appena 50mila euro contro il milione previsto».

Non è bastato, osserva Brasini, nemmeno l’avvertimento alle categorie. Da qui la decisione di aumentare dal 2016 la tassa, per far fronte agli insoluti, «così com’è imposto alle amministrazioni comunali dal ministero dell’Economia. L’anno prossimo pertanto la Tari crescerà del 5% per permetterci di incassare altri 1,8 milioni di euro». E potrebbe crescere ancora se la mole di insoluti dovesse ripetersi anche nel 2015. Quest’anno dalla Tari il Comune conta di incassare 39 milioni di euro, ma «c’è il fortissimo rischio di non centrare l’obiettivo».

Il problema riguarda soprattutto il mancato pagamento della tassa da parte delle imprese. Tra gli evasori della Tari, «8 su 10 sono aziende, e soltanto 2 sono famiglie». Per le imprese che non hanno versato l’imposta, il Comune è pronto anche a fare la segnalazione alla Guardia di finanza, proprio come già avvenuto per la tassa di soggiorno.