Tari e tassa di soggiorno, arrivano gli aumenti

Per contrastare i 4 milioni in più di spese in bilancio verranno fatti dei tagli di spesa ai settori Cultura, Turismo, Sport e Personale

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Tornano ad aumentare l’imposta di soggiorno e la Tari. Sono le due partite che stanno agitando le categorie economiche a partire da Federlaberghi. L’amministrazione comunale ha comunicato che i conti devono tornare e nel 2023 sono previste uscite pesanti per il bilancio. "Si prevedono - spiegano dal municipio - due milioni di euro di aumenti per le spese energetiche e un quasi un milione di euro più di spesa per il personale (900mila la stima annua a seguito dell’entrata in vigore del nuovo contratto), oltre a una uscita ulteriore di un milione e 400mila euro derivante dal Pef biennale (piano economico finanziario) di Hera, così come stabilito a fine 2021".

Oltre 4 milioni di euro che la giunta intende colmare aumentando alcune imposte e tagliando le spese dei settori. Partiamo dall’imposta che pagano i turisti. L’ipotesi prevede aumenti diffusi su tutti i tipi di strutture ricettive. Per gli hotel l’ipotesi più accreditata consiste in 50 centesimi per quelli a 1 e 2 stelle (che non erano stati toccati dai ritocchi del 2018), lasciando a 3, 4 e 5 stelle un balzello di 30 centesimi (i tre stelle a 2,10 euro, quattro stelle a 3,3). Faranno un balzo consistente in avanti le tariffe per i camping. L’ipotesi li vede passare da 60 centesimi a 1,5 euro per le strutture a 3 stelle e 2 euro per quelle a 4 stelle. Affittacamere, b&b e case per ferie arriverebbero a 1,2 euro. In sede di confornto con la giunta Federalberghi ha opposto un secco no. Un po’ tutte le categorie sono preoccupate anche per la Tari. Il costo del servizio di smaltimento è ormai arrivato a sfiorare i 15 milioni di euro, fatto che si traduce in aumenti del 7% delle tariffe per il 2023. Per famiglie e attività sarebbe una mazzata.

"Stiamo cercando di rimodulare le tariffe con l’obiettivo che i maggiori fondi raccolti dai turisti, va precisato, non dai riccionesi, verranno di fatto restituiti agli ospiti della città, migliorandone i servizi, la qualità urbana, l’attrattività in generale - spiega l’assessore al Bilancio Alessandro Nicolardi -. Sarà una sorta di patto con i turisti. Anche sulla Tari sono in fase di ridefinizione le tariffe. Gli uffici stanno facendo proiezioni per valutare al meglio l’eventuale impatto sulle famiglie. In questo caso agiremo ampliando il regime delle esenzioni al fine di tutelare i nuclei maggiormente fragili". I maggiori incassi dell’imposta di soggiorno servirebbero anche per finanziare le opere a partire da viale Ceccarini. "Serve un cambio di passo per rilanciarsi" dice la sindaca Daniela Angelini. Ed ora i tagli. Per far tornare i conti alcuni settori dovranno stringere la cinghia: personale (-100mila euro); Cultura e Turismo (-600mila euro in totale); Sport (-130mila); spese di segreteria (-39mila).

Andrea Oliva