"Tariffe alte, togliamo i tavolini"

Riccione, alcuni bar e ristoranti stanno ridimensionando lo spazio esterno: "Lo sconto del 20% non basta"

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Caos tavolini. "C’è incertezza tra i titolari di bar, locali e ristoranti, e timori per le cifre che si troveranno a pagare – premette Alfredo Rastelli presidente di Confcommercio -. Tanto che diversi stanno ridimensionando le superfici che avevano occupato durante il periodo della pandemia quando erano gratuite". Dal primo giorno di aprile gli incentivi del governo non ci sono più e si paga. Nelle ultime settimane c’è stata la corsa in municipio "per autodichiarare le esatte superfici occupate, quelle su cui si verserà il canone scontato del 20% come ha stabilito il Comune". La città è divisa in quattro zone, per ognuna c’è una diversa tariffa, cifre che poi variano a seconda del tipo di occupazione. I titolari delle attività stanno facendo i conti in tasca per capire quanto costa mantenere le superfici occupate negli spazi pubblici durante il periodo in cui il Covid faceva più paura. "Il punto è proprio questo – continua Rastelli –. Oggi non si può rinunciare ad avere tavoli all’esterno, ma le tariffe del Comune di Riccione, seppur uguali al periodo pre pandemia, sono comunque tra le più alte in provincia. Già prima del Covid avevamo chiesto una revisione. Oggi dovendo pagare metrature ben superiori rispetto al passato, per le attività diventa una spesa da tenere bene in considerazione". C’è chi ha semplicemente piazzato tavolini e sedie, al massimo qualche fioriera nelle ultime due stagioni, "ma c’è anche chi ha realizzato dei dehors investendo cifre importanti. Oggi non può certo tornare indietro rinunciando al suolo pubblico, ma questo si riflette poi sulle spese che deve affrontare per l’occupazione". Così si assiste alla fila di titolari di attività negli uffici preposti in municipio per capire quanto pagheranno, prima di dichiarare quanti metri quadrati intendono ad occupare. "Lo sconto del 20% applicato dall’amministrazione comunale riguarda tutto lo spazio esterno occupato. Come categoria avremmo preferito un incentivo maggiore". Prima o poi arriveranno anche i bollettini. "Per chi ha partecipato a Riccione winter, il progetto che riguardava le occupazioni esterne – prosegue il presidente –, ci è stato detto che c’è tempo fino a giugno per pagare, ciò non toglie che i conti vanno fatti dal primo aprile in poi. Per chi invece non ha partecipato a quel bando, ma ha comunque spazi esterni, i pagamenti partono da subito". C’è poi un’ultima incognita che riguarda l’asporto. L’estate scorsa per limitare i problemi di ordine pubblico, il Comune aveva emesso una ordinanza che vietata l’asporto nella zona turistica. "Se questo si ripetesse – chiude il presidente – non ci sarebbe altra soluzione che avere tavoli a cui far sedere i clienti".

Andrea Oliva