Il tempietto di sant’Antonio in piazza Tre Martiri, luogo di culto caro ai riminesi, tornerà a splendere. Il Comune ha presentato alla Soprintendenza un progetto di restauro del gioiello cinquecentesco di architettura, che verrà finanziato con il contributo dell’Art Bonus dall’imprenditore Bonfiglio Mariotti, presidente di Bluenext. L’intervento - elaborato dai tecnici comunali - prevede lavori di riqualificazione sia interni che esterni, per un totale di 200mila euro, finanziato per 150mila con l’Art Bonus. Saranno revisionate copertura, paramenti esterni, infissi e inferriarte. Consolidati gli affreschi interni, e restaurata la statua di sant’Antonio in legno policrocromo, collocata dietro l’altare (questa di fine Seicento).
Entro fine anno è previsto il rilascio dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza, che ha condiviso il percorso di recupero anche con sopralluoghi della Soprintendente Federica Gonzato. Il tempietto, a pianta ottogonale, fu realizzato nel 1518, ultimato nel 1532, in pietra arenaria di San Marino. E’ un luogo sacro alla memoria dei riminesi e di tutta la tradizione cristiana occidentale. E’ stato infatti costruito a memoria di uno dei miracoli compiuti a Rimini da sant’Antonio da Padova nel 1227. Al suo interno è conservata la colonna con capitello sul quale, secondo la tradizione, era salito il santo per porgere l’ostia consacrata ai cittadini. In quel momento passò da lì un contadino con una mula, che si inginocchio davanti al santo. Il tempietto rappresenta l’unica memoria del passaggio di sant’Antonio in città, perché la chiesa che si trovava sulla destra del porto, nel luogo del noto miracolo della ’predica ai pesci’, fu distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
"Ringrazio Mariotti e spero che il suo gesto diventi virale – commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad, che ricorda la candidatura di Rimini a Capitale della cultura 2026 - e convinca altri riminesi ad adottare un monumento". "L’Art Bonus – dice Mariotti – va interpretato non come un’occasione per un mecenate per avere agevolazioni, ma come un’opportunità per far sì che sia maggiore il contributo che il privato possa investire per la cultura, per l’arte e per la crescita". "Questo bell’annuncio arriva in coincidenza dell’Ottocentenario di sant’Antonio a Rimini – spiega il vescovo Nicolò Anselmi -. Portoghese, naufrago a Sicilia, fu inviato da san Francesco a predicare a Forlì e Rimini. La sua è stata una predicazione in una città giovane e per giovani". Tra le iniziative per gli 800 anni, l’8 giugno processione del Corpus Domini che terminerà al tempietto. A Lisbona, alla Giornata mondiale della Gioventù di agosto, ci saranno 300 riminesi. Il primo di ottobre pellegrinaggio dei fedeli a Padova.
Mario Gradara