Tempo pieno non per tutti La protesta dei genitori

Misano, più iscrizioni del previsto: la scuola non può accogliere tutte le richieste

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"Noi genitori vogliamo il tempo pieno per i nostri figli". Poco meno di quaranta famiglie lo hanno scritto al provveditore, al Comune di Misano e all’istituto comprensivo di Misano nella persona del dirigente scolastico Davide Alpi (foto a destra). La decisione di far sentire la propria voce è maturata dopo avere ricevuto la lettera dalla scuola nella quale si informavano i genitori che le iscrizioni arrivate per il tempo pieno erano superiori al previsto. In altre parole il plesso è in grado di istituire una classe prima elementare a tempo pieno, mentre le richieste giunte per 38 bambini sono superiori alle possibilità di una singola classe. La scuola ha chiesto ai genitori di presentare le necessaria documentazione entro lunedì prossimo, e a seguire la dirigenza verificherà i punteggi stilando una graduatoria. Così si conosceranno i nominativi per la classe a tempo pieno. Per chi non riuscirà ad accedervi scattano due possibilità: il tempo normale con due rientri settimanali e sabato libero (nel plesso Colombo o a Misano Monte) oppure il tempo normale senza rientri e il sabato a scuola.

"Abbiamo chiesto spiegazione del mancato inserimento dei nostri bambini nelle sezioni della scuola primaria, ci è stato risposto che dopo le varie circolari ministeriali relative all’assegnazione degli organici si dà indicazione di confermare l’organico di diritto esistente nell’anno scolastico in corso traducendolo in organico di fatto per l’anno successivo". Dunque "non si apriranno nuove sezioni", mentre i genitori si chiedono: "Perché non fare due classi con 19 alunni? Si parla tanto di non fare le ‘classi pollaio’ e invece la si fa? Per noi è inconcepibile e inaccettabile".

Senza tempo pieno diverse famiglie avrebbero problemi. "Significherebbe in molti casi impedire ai genitori, ed in particolare alle mamme, la possibilità di svolgere in tutto o in parte la propria attività lavorativa, in chiara controtendenza ai principi di ‘pari opportunità’". Per i genitori il tempo pieno è condizione "irrinunciabile". Dall’istituto il preside Davide Alpi precisa che "la decisione è frutto di lunghe considerazioni in merito al possibile utilizzo del personale. Ma stante le risorse attuali per l’istituto non è possibile istituire le due classi". Ora la parola passa al provveditore Mario Maria Nanni (foto a sinistra) al quale i genitori hanno scritto. "Le chiediamo di intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione nelle sedi opportune affinché possa essere garantita ai bambini la possibilità di accesso alla scuola".

Andrea Oliva