Tentato stupro a Rimini, il 40enne condannato

La ragazza di 19 anni, finita in trappola, è stata minacciata con il coltello. L'uomo ha detto di aver agito sotto l’influsso della cocaina: ora si trova in una comunità di recupero

Un anno fa l’uomo aveva palpeggiato la ragazza, mettendole un fazzoletto in bocca

Un anno fa l’uomo aveva palpeggiato la ragazza, mettendole un fazzoletto in bocca

Rimini, 27 maggio 2022 - L’incubo, per lei, era cominciato nel modo più banale. "Ho la tapparella di casa bloccata, puoi darmi una mano?" Una richiesta semplice, fatta da un uomo di 40 anni affacciato al balcone della sua abitazione. Mai, nel salire ingenuamente i gradini per entrare nell’appartamento e aiutarlo a sistemare quella tapparella, la 19enne avrebbe potuto immaginare quali fossero le vere intenzioni dell’uomo.

Una volta richiusa la porta, si era ritrovata un coltello puntato al collo. A salvare la giovane dal 40enne, che aveva subito cominciato a palparla ovunque, era stato un vicino di casa, richiamato dalle urla. Era il maggio del 2021. Esattamente un anno dopo, davanti al gup di Rimini è stato celebrato il rito abbreviato.

L’imputato, un ex autotrasportatore con moglie e figli (che al momento dei fatti non si trovavano con lui), è stato condannato a quattro anni e due mesi. La Procura aveva chiesto otto anni. Era accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate. Da un anno si trova agli arresti domiciliari, che dallo scorso gennaio ha deciso di scontare iniziando un percorso di disintossicazione in una comunità di recupero. Ha infatti ammesso di avere un grave probleme di dipendenza dalla cocaina.

Quel giorno di maggio, stando al suo racconto, avrebbe agito proprio sotto l’influsso della droga, che in un raptus di follia lo ha spinto ad attirare nella trappola l’ignara 19enne, una ragazzina mai vista prima. Nei prossimi giorni inizierà a frequentare anche un corso in un centro anti-violenza. È stato proprio lui a offrirsi di risacire economicamente la vittima, che insieme all’avvocato Veronica Magnani si è costituita parte civile. Il legale del 40enne, Flavio Moscatt, ha invece annunciato l’intenzione di ricorrere in Appello.

L’aggressione ai danni della 19enne si era consumato in pieno giorno. La ragazza si era lasciata convincere da quella richiesta, che arrivava da un uomo con dei problemi fisici. Era entrata di sua spontanea volontà nell’appartamento, credendo di doverlo aiutare a mettere a posto una tapparella difettosa. Nel giro di qualche secondo si è però ritrovata con le spalle al muro. L’uomo, armato di coltello, ha cominciato a toccarla nelle parti intime. Più lei si dimenava, più lui continuava a tenerla stretta, mordendola alle braccia.

A un certo punto, per impedirle di urlare, le ha anche infilato un fazzoletto in bocca. Il trambusto ha però richiamato l’attenzione di un vicino di casa. Quest’ultimo è sceso in strada, ha dato un’occhiata nella casa attraverso la finestra del balcone, vedendo quella scena da film dell’orrore.

È corso in soccorso della ragazza, che nel frattempo si è liberata dalla presa del ‘bruto’. Poco dopo, sul posto, sono arrivate le Volanti della polizia. Il 40enne non ha nemmeno tentato la fuga: ha lasciato che lo ammanettassero e lo portassero in Questura.