LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Terrore in gioielleria. Maxi razzia di orologi. Condannato 21enne

Il colpo nel giugno del 2024: con lui un complice minorenne

Quattro anni e 10 mesi la richiesta della pubblica accusa

Quattro anni e 10 mesi la richiesta della pubblica accusa

Insieme al complice minorenne, aveva messo a segno un colpo nel cuore del centro storico di Rimini, alla gioielleria Ciacci di via Garibaldi. Volevano impossessarsi di orologi di lusso da rivendere sul mercato nero così da poter avere abbastanza soldi da pagarsi le serate e le consumazioni al bar, ma la scarsa esperienza era costata a cara ad entrambi e nel giro di poco erano stati fermati e arrestati. Lui, un ragazzo oggi 21enne di Gambettola, per quella vicenda è stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) dal gup di Rimini, al termine dell’udienza con la formula del rito abbreviato. Quattro anni e 10 mesi la richiesta della pubblica accusa. Il giovane, difeso dagli avvocati Andrea Guidi e Paolo Tangerini, ha già corrisposto un risarcimento alle vittime, il titolare della gioielleria e la commessa. Il suo complice, all’epoca dei fatti appena 17enne, residente a Cesenatico, ha invece dovuto rispondere delle stesse accusa davanti al tribunale dei minori di Bologna. L’episodio risale al giugno del 2024. Il colpo era stato pianificato da settimane. I due, stando a quanto emerso, avevano anche svolto un sopralluogo, alcuni giorni prima dell’irruzione. Si erano presentati nel negozio vestiti in modo elegante, con giacca e camicia, e avevano chiesto al titolare di poter dare un’occhiata ad alcuni orologi. A tradirli, in un certo senso, erano stati proprio quegli abiti. Ce li avevano addosso il giorno del colpo, quando sono entrati in azione in via Garibaldi, minacciando il titolare della gioielleria con una pistola scacciacani, poi legando lui e la dipendente con delle fascette da elettricista. Uno di loro si era messo in testa anche un parrucca: un goffo tentativo di camuffarsi che però non è bastato ad evitargli la cattura. La fuga del 21enne era terminata quasi subito: titolare e dipendente della gioielleria si erano liberati dalle fascette, avevano dato l’allarme ed erano riusciti a bloccarlo, mentre il complice minorenne si erano dato alla fuga in bicicletta, con il bottino, prima dell’arrivo della polizia di Stato. Il fuggitivo era stato rintracciato nel giro di qualche ora. Era insieme a degli amici sotto la ruota panoramica di Cesenatico. Nello zaino aveva ancora il bottino.