"Tessere rifiutate": il sindaco convoca Solfrini

La Polisportiva sotto la lente dei consiglieri comunali. Si muove la giunta Angelini

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Scoppia il caso tessere nella Polisportiva comunale. I consiglieri Moreno Villa e Gianluca Vannucci, rispettivamente di Lista Caldari e Pd, alzano il polverone che porta la sindaca Daniela Angelini a lanciare un monito nei confronti della società sportiva non prima di annunciare la convocazione d’urgenza del presidente Giuseppe Solfrini e del direttivo. Ancora caos tessere nella società. Era accaduto durante l’elezione di Solfrini nel 2016 quando a ridosso delle votazioni per il rinnovo del cda e del presidente ci furono centinaia di nuovi tesseramenti. Fuori la politica dalla Polisportiva, dissero in tanti all’epoca, prima di elezioni al veleno. Oggi il problema è l’esatto opposto. Secondo i due consiglieri "ci sono associazioni che si sono viste rifiutare il rinnovo della tessera da parte della Polisportiva comunale". La stessa cosa sarebbe avvenuta per "tanti cittadini a cui la tessera è stata rifiutata". Non è chiaro se si tratti di rifiuto o di lungaggini che protraggono le operazioni di tesseramento senza risposte certe. Intanto a dar manforte alle critiche c’è l’assessore allo Sport Simone Imola: "Avevo già avuto segnalazioni analoghe da parte di semplici sportivi o associazioni. Sarà necessario organizzare un confronto per verificare il rispetto, o meno, della convenzione che lega il Comune alla Polisportiva". Non si tratta di parole di poco conto visto che la correttezza dei rapporti tra le parti è condizione importante anche per la partita del contributo eccezionale economico che l’amministrazione intende garantire alla società a fronte dell’aumento dei costi per il caro energia. "Quello che è stato denunciato è un fatto che ritengo grave – dice la sindaca Angelini –. L’impianto natatorio è l’impianto della città e non di un’associazione sportiva: convocheremo a breve il presidente e il direttivo della Polisportiva comunale. Vogliamo avere chiarimenti: condivido pienamente la necessità di tutelare l’impianto natatorio e, di fatto, tutti i cittadini".

a. ol.