Test antidroga per i politici di San Marino

Esame delle urine in ospedale per i parlamentari sul Titano

Francesco Mussoni

Francesco Mussoni

San Marino, 8 marzo 2016 - Un test per vedere se i parlamentari sammarinesi fanno uso di droga.

Ministro, come le è venuto in mente?

«In una recente seduta del Consiglio grande e generale è stata dibattuta l’Istanza d’Arengo presentata dal gruppo La Nuova Primavera di San Marino. Essendo stata approvata dall’Aula è stato legalizzato l’uso di sostanze psicotrope per uso terapeutico», risponde Francesco Mussoni, titolare della Sanità del Titano.

Questo cosa c’entra con il test?

«Il parlamento sammarinese ha approvato il fatto che ci sia un uso medico di determinate sostanze, ma fuori da questo ambito l’uso di droghe è severamente punito. A San Marino non esiste il concetto di modica quantità, nemmeno per uso personale. Se qualcuno viene trovato in possesso di droga, anche in dosi minime, commette un reato molto grave. Ma siccome ci sono sempre sospetti sul comportamento dei parlamentari ho pensato che un test servisse a sgombrare il campo da ogni illazione».

Nel senso che ci sono deputati che vengono accusati di far uso di droghe?

«Purtroppo le illazioni ci sono sempre e anche questo non fa bene al Paese. Premetto che l’esame è volontario, ma penso che i parlamentari siano i primi a dover dare l’esempio alla popolazione per fugare ogni sospetto o indiscrezione».

Come funzionerà il test?

«E’ quello che viene usato anche nel caso di incidenti stradali, un normalissimo esame delle urine. Ci sarà un servizio dedicato ai parlamentari e non dovranno sostenere nessuna spesa».

In che consiste?

«Ci sarà un numero telefono per fissare un appuntamento e per una decina di giorni avremo una sorta di finestra per fare l’esame, così chi lo vorrà fare procederà in modo spedito nell’ambito di un servizio dedicato espressamente a loro».

I tempi?

«Brevi, non è una cosa complicata da fare. Entro questo mese saremo pronti».

Lei lo farà?

«Naturalmente. Sarò il primo a eseguirlo. Io parto dando il buon esempio».

Ma c’è anche chi ha voluto anticipare i tempi pagando di tasca sua gli esami antidroga: è Marco Podeschi, consigliere dell’Unione per la Repubblica che ha fatto i test e li ha resi noti. Naturalmente non è emerso nulla: «Io non fumo nemmeno», ha sottolineato.