ANDREA OLIVA
Cronaca

Ticket per i farmaci. Tra aumenti e proteste è corsa alle esenzioni

Dal 2 maggio è entrata in vigore la misura introdotta dalla Regione. Per ogni confezione di medicinali prescritta si pagano 2,20 euro.

Dal 2 maggio è entrata in vigore la misura introdotta dalla Regione. Per ogni confezione di medicinali prescritta si pagano 2,20 euro.

Dal 2 maggio è entrata in vigore la misura introdotta dalla Regione. Per ogni confezione di medicinali prescritta si pagano 2,20 euro.

Pazienti che prendono d’assalto il Cup dell’Ausl Romagna per richiedere l’esenzione dal pagamento dei farmaci, e cittadini che si ritrovano un nuovo conto da pagare in farmacia. L’aumento del ticket sui farmaci, entrato in vigore il 2 maggio, va di traverso ai riminesi, e anche medici di base e farmacisti si stanno ritrovando una nuova incombenza burocratica da affrontare. Il contributo che i cittadini devono versare per i farmaci a partire dal 2 maggio ammonta a 2,20 euro per ogni singola confezione di farmaco di fascia A acquistata tramite la ricetta del medico. Se nella ricetta sono previste più confezioni, il cumulo dei singoli ticket non può superare i 4 euro. In altri termini se ho una ricetta del medico per ottenere tre confezioni di medicinali, non pagherò 6,60 euro, ma 4 euro, il massimo previsto per ricetta.

Tutto questo è valido per coloro che non hanno un’esenzione. Chi ha già ottenuto un’esenzione per malattia cronica non pagherà il ticket. Per non pagare l’obolo chiesto quest’anno dalla Regione c’è un altro modo: possedere una esenzione per il proprio reddito. "Ma questo sta generando qualche confusione – spiega il dottor Pietro Pesaresi, presidente del sindacato Snami -. La parte delle esenzioni legata alla nuova misura fiscale ha provocato un certo caos. Questo perché molte persone in precedenza non aggiornavano l’esenzione relative al reddito, visto che tanto bastava la ricetta e non si pagava. Ma oggi si trovano a pagare il ticket. Logico poi che si muovano in massa per aggiornare l’esenzione. Come sindacato ho inviato una mail alla stessa Ausl per chiedere come dovremmo comportarci e quale informativa dare ai pazienti per evitare confusione. La risposta è arrivata solo in questo fine settimana. In precedenza non eravamo stati informati. Come in tutte le nuove misure, un po’ di confusione iniziale si è generata ed emerge giorno per giorno, man mano che i pazienti richiedono ricette e farmaci".

C’è un altro problema che sta emergendo in questi ultimi giorni. "Per alcuni farmaci comuni ci troviamo davanti a un paradosso, con il costo del farmaco inferiore a quello del ticket". Prendiamo un paziente abituato a farsi prescrivere con ricetta alcuni medicinali per non pagarli anche se il loro costo è molto basso, "oggi se vanno in farmacia invece che pagare zero vengono chiamati a versare il ticket, che rappresenta una cifra superiore al prezzo della stesa medicina. In questi casi ci si affida al farmacista per valutare cosa per caso, cosa è più conveniente per il paziente".

Intanto molti cittadini stanno bussando agli uffici dell’Ausl per capirci di più "intasando di fatto il lavoro degli uffici". Dove vanno a finire i soldi incassati con i ticket? Assieme a quelli incamerati con l’aumento dell’addizionale Irpef. la Regione ha previsto un forte potenziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza, che già oggi è tra i più alti a livello nazionale. Si arriverà a superare il mezzo miliardo di euro, per l’esattezza 568,2 milioni di euro. Inoltre sempre la Regione interverrà con mezzi propri sulla sanità.

Andrea Oliva