Tombino per sfondare la vetrata Ladri in fuga, catturati dalla polizia

Nel mirino dei malviventi una pescheria di via Di Mezzo. Magro il bottino: 7 euro. I due ladri inseguiti e presi

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Il modus operandi è sempre lo stesso: un tombino utilizzato per sfondare il vetro dell’ingresso. Nella notte tra lunedì e martedì era toccato al bar La Belle Epoque di via XX Settembre e allo studio di tatuaggi Freaky horror tatoo di via Pascoli. Stavolta, invece, è stato il turno della pescheria Stella Marina di via Di Mezzo. La tecnica ricalca quella dei furti avvenuti nei giorni scorsi: un tombino estirpato dalla strada che si trasforma in una mazza per abbattere la vetrata del negozio.

A finire nei guai stavolta sono stati un 30enne e un 27enne, catturati dalle Volanti della Questura al termine di un inseguimento.

Tutto comincia verso l’una di notte, quando un residente, attirato dai rumori, nota due persone che si intrufolano nella pescheria di via Di Mezzo, dopo aver frantumato la vetrina con il tombino. Magro il bottino: 7 euro a malapena. La coppia di malviventi, entrambi a volto coperto, si allontana salendo su un Fiat Doblò. Scatta l’allarme e dalla sala operativa della Questura viene diramata la descrizione del mezzo e delle due persone a bordo. Verso le 3.30 della notte tra mercoledì e giovedì, alla rotonda di Largo Martiti D’Ungheria, il furgone viene intercettato da una pattuglia delle Volanti. Alla vista delle divise, il conducente inverte rapidamente il senso di marcia e fugge a tutta birra. Le auto della Polizia si lanciano all’inseguimento, che dura molto poco: all’altezza della stazione, infatti, le macchine della Questura sbarrano la strada ai fuggitivi. Scatta la perquisizione e a bordo del veicolo viene ritrovato un vero e proprio ‘arsenale’ da scasso: arnesi di vario tipo, picconi, trapani, grimaldelli, piedi di porco e persino un bastone metallico di 40 centimetri, oltre a soldi sparsi. I due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati trattenuti in camera di sicurezza su indicazione del pm di turno, Davide Ercolani.

Per loro è scattata una denuncia per ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Non è escluso un collegamento con altri colpi simili, andati in scena di recente a Rimini: da aprile ad oggi sono una ventina i furti realizzati dalla banda del tombino.