Tornano in classe 41mila studenti Cento di loro vanno in ‘trasferta’

Finite le vacanze: giovedì ripartono le lezioni, ma non tutti troveranno spazio nella propria scuola. Mancano le aule, alcuni ragazzi dell’Alberti spostati al Belluzzi. Santi: "A febbraio sarà il caos con i cantieri"

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di Mario Gradara

Fine delle vacanze per bambini e ragazzi. Giovedì suonerà la prima campanella per 41.378 alunni delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Rimini, distribuiti in 1.939 classi e sezioni. Di questi, 15.950 sono iscritti alle superiori (statali più paritarie), 72 studenti in più rispetto a un anno fa. Tutto in ordine? Non proprio. Posti in piedi - si fa per dire - per un centinaio di ragazzi che non hanno trovato spazio nell’istituto nel quale si sono iscritti. Le criticità riguardano l’istituto professionale Leon Battista Alberti, dove una parte degli studenti (contenuta, va detto, si tratta di 3-4 classi) dovrà ’giocare in trasferta’, almeno in avvio del nuovo anno scolastico. Non c’entra il via libera alle gite studentesche. Gli imprevisti cambi di sede (location se preferite) porteranno gli studenti a essere ospitati nelle aule dell’istituto tecnico Odone Belluzzi, zona ospedale. Nel mese di agosto la Provincia aveva lanciato una sorta di sos al Comune capoluogo, chiedendo disponibilità di aule in varie strutture, comprese alcune scuole dismesse. Poi la soluzione scelta è stata quella del ’mutuo soccorso’ tra scuole.

"Gran parte delle problematiche che avevamo sono state risolte – attacca il presidente della Provincia Riziero Santi – grazie a interventi per così dire di mutuo soccorso tra istituti scolastici. Per quanto riguarda alcune classi mancanti all’Alberti, saranno utilizzati spazi resi disponibili al Belluzzi".

Messa una pezza, si aprirà – nel giro di alcuni mesi – una voragine. "Il problema si ripresenterà nel mese di febbraio – continua il presidente della Provincia, ente competente per la gestione delle superiori –, mese nel quale apriremo i cantieri per la messa in sicurezza, soprattutto dal punto di vista sismico, di gran parte dei nostri istituti scolastici". Si tratta di interventi importanti, finanziati con 26 milioni di euro, 11,5 dei quali provenienti dal Pnrr, con gli edifici che saranno ’ingabbiati’ per la realizzazione di opere di rinforzo strutturale. Con esclusione dei plessi di recente realizzazione, ad esempio il Valgimigli di Viserba. Dove ’in cambio’ si annunciano al via – per l’ennesimo tentativo – entro settembre i lavori di completamento della palestra. L’appalto è già stato assegnato. "Nel corso dei lavori di messa in sicurezza degli istituti da febbraio – prosegue Santi – una parte degli studenti verrà ’ricollocata’ all’interno dello stesso istituto, altri dovranno essere trasferiti temporaneamente in altri edifici". Già, ma quali? "Come Provincia ci apprestiamo a varare un bando per acquisire spazi in affitto sul territorio, naturalmente dovranno essere conformi e a norma per accogliere i ragazzi". Come minimo una ventina di classi, provenienti, a rotazione, da varie scuole superiori, a seconda dello stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza. Non solo: la Provincia ha avviato la ricerca di un’area per la costruzione di un nuovo plesso scolastico, una ventina di aule, a Rimini comune, ’preferibilmente’ in zona Colonnella.