Travolte dal treno: macchinista ‘scagionato’

Accertamenti della Procura sulla tragedia di Alessia e Giulia: nessuna irregolarità sul Frecciarossa, il conducente aveva frenato rapidamente

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Nessuna irregolarità è stata commessa sul treno Frecciarossa che ha investito e ucciso Alessia e Giulia Pisanu, 15 e 17 anni. È quanto emergerebbe dagli accertamenti che la Procura di Rimini da diverse settimane sta svolgendo sulla tragedia costata la vita alle due sorelle di Madonna di Castenaso (in provincia di Bologna), vittime del drammatico incidente che ha sconvolto l’Italia intera, avvenuto all’alba del 31 luglio scorso alla stazione dei treni di Riccione.

Gli inquirenti avevano garantito che sarebbe stato "fatto il possibile per ricostruire la vicenda nel modo più dettagliato possibile". Così è stato. Sulla morte di Alessia e Giulia, si è proceduto con l’apertura del cosiddetto ’modello 45’, un "atto non costitutente notizia di reato": di fatto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato.

Una procedura necessaria a mettere in moto la complessa macchina delle indagini. Nei giorni scorsi gli investigatori riminesi, coordinati dal sostituto procuratore Giulia Bradanini, hanno analizzato i dati contenuti nella ’scatola nera’, ovvero il sistema di tracciamento installato a bordo del treno che ha travolto le due minorenni. Analisi che, in buona sostanza, sembrano ‘scagionare’ completamente il treno stesso e il macchinista. Il convoglio, secondo quanto emerso, viaggiava ad un velocità leggermente inferiore a quella prevista dallo standard di servizio per il tratto in questione (compresa tra i 180 e i 200 kmh).

Il Frecciarossa è stato regolarmente annunciato da un messaggio diffuso dagli altoparlanti in stazione. Il macchinista, nello scorgere le due sorelle sui binari, ha azionato in maniera tempestiva il freno, con un tempo di reazione stimato indicativamente attorno ai due nanosecondi. Anche l’allarme sonoro diffuso dal treno è entrato in funzione secondo le modalità previste. Nulla – né i sistemi di sicurezza a bordo del convoglio, né l’intervento umano – avrebbe potuto scongiurare la drammatica fine delle due sorelline, almeno secondo quanto emerso dalla ‘scatola nera’. Proprio in questi giorni Vittorio Pisanu, il padre delle ragazze, ha annunciato la volontà di costituire "un’associazione per aiutare i giovani". "Ho tante idee nella testa, il mio obiettivo principale è quello di cercare di fare un po’ di bene ogni giorno per non sprecare il tempo che ci viene donato. Aiutare i giovani a crescere, sensibilizzarli nello stare lontano da certi ambienti. Perché la morte delle mie due figlie non risulti vana e perché non accada mai più" ha detto Vittorio Pisanu.

Lorenzo Muccioli