Trc, 900mila euro di danni chiesti alla Tosi

È la cifra indicata dalla Corte dei Conti per i ritardi. Il sindaco: "Rinvio a giudizio a ridosso delle elezioni". Il Pd: "I nodi vengono al pettine"

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I ritardi nella realizzazione del Trc sono costati al sindaco uscente Renata Tosi una citazione alla Corte dei Conti per un danno erariale di 900mila euro. A darne notizia è lei stessa, sottolinenado il tempismo del provvedimento: "Guarda caso il rinvio a giudizio davanti la Corte dei Conti arriva come un appuntamento fisso alla vigilia delle elezioni amministrative". La vicenda nasce dal confronto che sindaco, Comune e Amr prima e Pmr poi (la stazione appaltante nella realizzazione del Trasporto rapido costiero) hanno ingaggiato sui tempi di realizzazione dell’opera. Amr, Agenzia mobilità Rimini, contestò al Comune e al sindaco i ritardi nella costruzione. Ne scaturì anche un ricorso al Tar, respinto, e un nuovo ricorso al Consiglio di Stato tutt’ora in piedi da parte di Amr. Nel frattempo Amr transava con l’impresa Italiana costruzioni che aveva in precedenza avanzato riserve per i ritardi. L’accordo bonario venne trovato davanti a una commissione presieduta dalla dottoressa Giuseppa Maneggio, presidente per la Corte dei Conti in Sicilia. Amr dovette pagare circa due milioni di euro, ma in seguito partì il procedimento alla Corte dei Conti.

"Il mio impegno politico per il bene di Riccione continuerà nonostante le citazioni a giudizio e le richieste di risarcimenti milionari" ribatte Renata Tosi. "Ogni battaglia che ho intrapreso per affermare il nostro diritto di essere una comunità indipendente e coesa con i riccionesi l’ho intrapresa sapendo di diventare bersaglio di una politica che non vuole dare alcuna opportunità alla nostra comunità. Un impegno politico che mi ha portato negli anni ad assumermi tante responsabilità e a diventare bersaglio di ritorsioni". Oggi "mi candido e mi citano alla Corte dei Conti per più di 900mila euro di danni per i ritardi del cantiere del Trc quando c’è già un giudizio che si è espresso negando la causa effetto tra le proteste spontanee di Riccione che da sindaco tentai di calmare e i ritardi del cantiere". Intanto: "In questi anni sono stata fatta oggetto di numerosi procedimenti penali, alcuni chiusi con soddisfazione altri ancora pendenti. Ma questa vicenda del Trc forse le riassume tutte perché quel muro resta lì a testimoniare che forse, come chiedevano i riccionesi, si poteva non distruggere interi quartieri. Oggi ci risiamo, c’è la parte che deve collegare Misano e Cattolica e c’è il tema delle pale eoliche. La mia promessa è che per il bene di Riccione io ci sarò sempre".

Di ben altro parere il segretario del Pd, Alberto Arcangeli. "Renata Tosi nella parte della martire fa più o meno lo stesso effetto di un lupo che si mette sulle spalle una pelle di pecora per entrare nel recinto del gregge. Il provvedimento della Corte dei Conti è la perfetta cartina di tornasole di una stagione amministrativa lunga 8 anni e da lasciarsi al più presto alle spalle. Una gestione del potere del tutto autoreferenziale e chiusa. Ora i nodi vengono al pettine. Adesso è venuto il momento di voltare pagina: questo reclama Riccione".

Andrea Oliva