Cos’hanno in comune un distributore di benzina Tamoil in via Coriano a Rimini, un punto Snai a Bellaria Igea Marina e la gioielleria Pedrosi a Santarcangelo? Forse niente o forse tutto. Forse gli stessi responsabili delle rapine che le tre attività hanno rispettivamente patito negli ultimi 20 giorni. Il colpo tentato e non consumato solo grazie alla prontezza di spirito e al coraggio del titolare della gioielleria di Santarcangelo è infatti solo l’ultimo di una serie di tre rapine molto simili tra loro, cominciate lo scorso 24 aprile quando appunto per primo un distributore Tamoil sulla via Coriano a Rimini è stato preso d’assalto da due persone a volto coperto che, per intimidire il benzinaio e mettere le mani sull’incasso, durante il blitz erano arrivati anche a sparare alcuni colpi in aria. Cinquemila euro in quel caso il bottino, prima che i due rapinatori facessero perdere le proprie tracce a bordo di un’auto rubata.
Da allora, sono trascorse quasi due settimane, prima che con le stesse modalità: due uomini armati di pistola e a volto coperto (in questo caso dal casco), a subire una rapina non è stato il punto Snai di Bellaria, dove in pochi istanti i rapinatori sono riusciti a portare via 25mila euro per poi darsi alla fuga, rubando un furgone a un cliente del punto scommesse. Mandiamo avanti gli orologi veloce, e arriviamo a giovedì, quando due uomini con il volto travisato e sempre armati di pistola sono arrivati a bordo di un furgone davanti alla gioielleria di Santarcangelo e hanno cercato di fare il pieno di gioielli prima di essere costretti a fuggire.
Episodi violenti uno di seguito all’altro su cui stanno indagando, per aree di competenza, sia la squadra mobile di Rimini che i carabinieri del nucleo investigativo provinciale. Un lavoro congiunto tra le forze dell’ordine, che al momento non escludono tra il ventaglio di ipotesi che dietro alle tre rapine a mano armata che si sono consumate negli ultimi venti giorni possano esserci le stesse persone. Gli stessi due malviventi che, con modalità analoghe, potrebbero aver colpito appunto prima un distributore, poi un punto scommesse ed infine la gioielleria.
f.z.