Tre giorni dedicati al jazz manouche

Il festival di jazz manouche "Django Reinhardt" a Pennabilli offre 3 giorni di concerti, seminari, proiezioni, aperitivi musicali e jam session. L'undicesima edizione, organizzata dall'associazione Ultimo Punto, offre una calda atmosfera europea.

Il jazz manouche invade la borgata di Pennabilli per una tre giorni di concerti dal 27 al 29 dicembre dedicata a Django Reinhardt, l’eclettico chitarrista belga di origine Sinti. Il festival è organizzato dall’associazione culturale Ultimo Punto, e giunge quest’anno alla sua undicesima edizione con la partnership del Comune. Concerti e seminari, proiezioni, aperitivi musicali e jam session trovano spazio nei luoghi più iconici della borgata. Le chitarre zigane scintilleranno al Teatro della Vittoria, Cinema Gambrinus e l’Orto dei frutti dimenticati. In programma ci sono anche camminate sonore zigane e, nella seconda giornata, un torneo di scacchi al Caffè della Nina. "La mia idea era quella di ricreare a Pennabilli la calda atmosfera che si respira nei jazz club delle capitali europee" ha detto Enrico Partisani, presidente di Ultimo Punto. Mercoledì 27 (ore 18) arriva il quartetto Cyranó Vatel Gipsyjazz all’Orto dei frutti dimenticati. A seguire, (ore 21.30), sul palco del Teatro Galli salgono Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini. Il duo virtuoso farà incontrare a dovere fisarmonica e clarinetto pensando ad ambientazioni swing in salsa sudamericana. La seconda giornata continua con il quartetto Pippi Dimonte – Hot Club (ore 17). Dalle ore 21.30, a teatro, ancora gipsy swing con il trio Tchabenvili – Tcha Limberger che si esibirà anche durante la serata di chiusura del festival.

a. g. c.