"Tre milioni di euro per rilanciare la Riviera"

Il sindaco Gnassi chiede aiuto alla Regione per dare il via a una campagna pubblicitaria. Poi si rivolge al governo: "Serve un salto di qualità"

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Bene gli spot con Paolo Cevoli e le altre iniziative. Ma non bastano. Rimini e tutta la Riviera romagnola chiedono di spendere ancora più soldi nella promozione turistica. Almeno 3 milioni di euro per "assicurare alla Romagna, che da sola fa il 75% delle presenze in regione, la promozione che merita per rilanciare il nostro prodotto turistico in questa difficile stagione". Per Andrea Gnassi, che stavolta parla nelle vesti di presidente di Visit Romagna, "dobbiamo far tornare la Riviera romagnola sugli schermi di tutti gli italiani come la terra della dolce vita degli italiani". Serve un piano straordinario di comunicazione e di investimenti pubblicitari extra "per raccontare al pubblico delle principali reti nazionali, nei momenti di maggior ascolto, che la nostra è la spiaggia più grande e più sicura d’Europa". La Regione ha già impegnato 2 milioni per una campagna di comunicazione che rilanci il turismo in Emilia Romagna dopo l’epidemia. Ma per Visit Romagna e per le associazioni di categoria queste risorse non sono sufficienti. "È necessario un impegno da parte di tutti per ridare la giusta visibilità a una Riviera che da sola totalizza il 75% delle presenze turistiche dell’Emilia-Romagna. Dobbiamo ripartire con una botta di orgoglio – continua Gnassi, sostiene Gnassi-. Visit Romagna è pronta, gli operatori privati sono pronti. La spiaggia è il nostro prodotto di punta ed è quindi sulla spiaggia che bisogna investire per rilanciare il nostro turismo. Insieme alle operazioni avviate e in programma all’estero, è il momento di un sostegno straordinario per il rilancio del turismo sul mercato nazionale. Proprio in queste settimane in cui si registra il ritorno negli italiani della voglia di vacanza, dobbiamo trasformare questi sentimenti in prenotazioni: dobbiamo consolidare il mercato italiano ed esserne i leader, concentrando una comunicazione forte e orgogliosa perchè affidabile per tutto luglio e agosto". Per Gnassi occorre imbracciare il bazooka della promozione turistica proprio "come avvenne dopo le mucillagini alla fine degli anni ‘80. Ci risollevammo con la forza dei nostri imprenditori e con la scelta di andare per primi in tivù negli spazi più significativi, proponendo la Romagna come l’isola felice degli italiani. Quest’anno c’è sicuramente bisogno di uno scatto altrettanto potente: mentre continuiamo a portare avanti i nostri progetti sul web, è necessario consolidare la presenza sui grandi media e far entrare nelle case degli italiani il messaggio chiaro che ‘la Romagna è il sorriso degli italiani’, di cui Paolo Cevoli è un testimonial perfetto". Ma Gnassi si rivolge anche il governo, sulla questione dei bonus vacanza e su altri temi del turismo: "La Francia ha destinato 18 miliardi al turismo, la Spagna 12, il Regno Unito 25. Qui invece ci sono problemi nell’applicazione del bonus: gli hotel non possono fare le banche della vacanza (anticipando loro le somme del bonus, ndr). Bisogna destinare almeno 20 miliardi all’industria più strategica e più ferita dell’Italia, che è il turismo. E servono subito corridoi per permettere l’arrivo di turisti dai paesi di lingua tedesca".

ma.spa.